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Serie C, la Lucchese partirà da -2 nella prossima stagione

Sono giornate convulse quelle che vengono trascorse da dirigenti di molti club con la comprensibile apprensione da parte dei tifosi, che corrono il rischio di non veder correre i propri beniamini nei campi di terza serie nella stagione ventura. La stagione 2018-19 non è ancora iniziata è c’è già una penalizzazione di un club: si tratta della Lucchese che attraverso una nota ufficiale ha fatto sapere di non essere riuscita a rispettare la scadenza e lo farà soltanto venerdì 29. Nell’attesa di capire quale sarà l’evolversi della vicenda, girando lo stivale pallonaro c’è veramente poco di cui rallegrarsi. Il Cesena quasi sicuramente verrà estromesso dal campionato di serie B e forse ripartirà dal torneo di serie D o da quello di Eccellenza romagnola a causa dei debiti che si aggirano attorno ai 7o milioni di euro. Al suo posto in rampa di lancio la Ternana. Il Foggia attende il giudizio del tribunale federale nazionale con il rischio di essere retrocessa in terza serie, anche se la sensazione è che la vicenda non avrò rapida soluzione in un verso o nell’altro. In caso di retrocessione spazio alla Virtus Entella perdente dello spareggio con l’Ascoli.

La Reggiana sembra sull’orlo del baratro, il presidente Mike Piazza ha fatto sapere di non voler iscrivere la società e i tempi sono stretti per l’insediamento di una nuova cordata. Anche a Reggio c’è il grosso rischio di scivolare nei meandri dei dilettanti. Anche per il Pro Piacenza c’è una soluzione da trovare in questi ultimi giorni, ma le speranze di vedere i rossoneri in terza serie appaiono piuttosto limitate. Lieve schiarita a Trapani, dove Fabio Caserta potrebbe essere il nuovo tecnico. Da Castellammare di Stabia non arrivano buone nuove invece. Sul fronte ripescaggi dalla Serie D solo Prato, Como e Cavese sembrano avere le carte in regola per subentrare alle formazioni che non si iscriveranno al prossimo campionato di C. E le seconde squadre? La riforma sembra aver avuto un comprensibile rallentamento anche perché aveva scontentato tutti all’unisono. Insomma, vedere una Serie C con 60 club appare ad oggi un traguardo difficile da raggiungere. Intanto osserviamo questi ultimi giorni, con molte squadre in affanno alla ricerca dei soldi necessari per iscriversi al campionato.