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AIL non sarà in piazza con le uova di Pasqua, ma la raccolta fondi per la ricerca prosegue

L’emergenza sanitaria da Coronavirus impone all’AIL – Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e il mieloma, – di non scendere nelle piazze come da tradizione il 27, 28 e 29 marzo per l’iniziativa Uova di Pasqua AIL. In questo momento di emergenza abbiamo messo in campo iniziative straordinarie per continuare a sostenere le attività di AIL nel campo della ricerca scientifica e dei servizi ai pazienti.

AIL da sempre, e oggi più che mai, mette al primo posto il paziente con diagnosi di tumore del sangue che è particolarmente fragile in quanto il suo sistema immunitario è gravemente depresso e quindi più a rischio. Le terapie prescritte per curare le neoplasie ematologiche sono spesso immunosoppressive, ovvero hanno l’effetto di annullare, o ridurre moltissimo, le difese dell’organismo.

Chiediamo di sostenere AIL attraverso gli importanti progetti di ricerca e assistenza portati avanti dall’Associazione, simboleggiati in questa occasione dall’Uovo di Pasqua che racchiude il cuore della nostra missione, contattando le Sezioni dell’Associazione sul territorio nazionale e attraverso il sito www.ail.it. Tutti insieme possiamo fare la differenza. L’AIL ha bisogno dell’aiuto e della fiducia dei cittadini per continuare a sostenere la Ricerca e garantire l’Assistenza ai pazienti ematologici, in questo momento sottoposti ancora di più al rischio per il COVID-19.

I fondi raccolti saranno impiegati per:

  • sostenere la ricerca scientifica;
  • collaborare al servizio di assistenza domiciliare per adulti e bambini. L’AIL finanzia oggi, su tutto il territorio, 42 servizi di cure domiciliari. Il servizio consente ai malati di essere seguiti da équipe multi-specialistiche nella propria abitazione, riducendo così i tempi di degenza ospedaliera e assicurando nel contempo la continuità terapeutica dopo la dimissione;
  • sostenere le case alloggio AIL, strutture situate nei pressi dei Centri Ematologici che accolgono i malati e i loro familiari costretti a spostarsi dal luogo di residenza per le cure. Attualmente sono 34 le città italiane che offrono questo servizio con 3.809 persone ospitate ogni anno tra pazienti e familiari;
  • supportare il funzionamento deiCentri di Ematologia e di Trapianto di Cellule staminali
    e sostenere i laboratori per la diagnosi e la ricerca;
  • finanziare servizi socio-assistenziali con 2.120 famiglie supportate ogni anno;
  • promuoverela formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio.

 

AIL, 50 anni di valori, passione e impegno sempre a fianco dei pazienti e a sostegno della ricerca scientifica sui tumori del sangue; oggi l’AIL è una realtà forte e radicata, presente più che mai nel cuore della gente e sul territorio nazionale con le sue 81 Sezioni provinciali.
Una grande storia costruita giorno dopo giorno, che è stata protagonista e testimone dello sviluppo dell’Ematologia italiana. I rilevanti risultati negli studi e le terapie sempre più efficaci e mirate hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici. Questo però non basta, è necessario proseguire su questa strada per raggiungere ulteriori obiettivi e rendere le leucemie, i linfomi e il mieloma sempre più curabili.

I volontari questa volta non scenderanno nelle piazze italiane ma a tutti loro va il nostro ringraziamento per lo straordinario lavoro che continuano a portare avanti ogni giorno anche in questo momento così difficile.