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Grande successo per la serata dedicata alla memoria del Prof. Franco Mosca al Teatro Rossini

Il ricordo è commosso e non potrebbe essere altrimenti: uomo, padre, marito, prima ancora che medico. La serata dedicata alla memoria del Prof. Franco Mosca, il luminare che con la sua saggezza e la sua capacità di interpretare le sfumature del futuro ha fondato e guidato la Fondazione Arpa dal 1992, è stata un condensato di frammenti raccontati attraverso la voce di chi, con lui, ha lavorato fianco a fianco. Il tutto è andato in scena ieri sera (19 settembre) al Teatro Rossini di Pontasserchio. 

Un momento importante, fortemente voluto da Arpa e dal Comune di San Giuliano Terme per rilanciare il messaggio portato avanti con instancabile solerzia da Mosca per 18 anni di fila. Un lascito davvero composito e pesante: sostenere la ricerca in ambito medico, dare una chance ai giovani meritevoli che non hanno le possibilità economiche per formarsi, impegnarsi nella cooperazione umanitaria, portare avanti la lotta al dolore, aprirsi all’innovazione esplorando le nuove frontiere della robotica. C’era tutto questo – e naturalmente molto di più – nella vita dell’uomo, prima ancora che del medico insignito dei riconoscimenti più prestigiosi dalla comunità scientifica internazionale. 

Quello appena trascorso – dichiara il successore di Mosca, il presidente di Arpa, prof. Luca Morelli – è stato davvero un evento intenso. Ci ricorda una volta di più quanto sia importante continuare nel solco tracciato dal nostro Maestro, una grande persona prima ancora che un grande professionista: l’umanità che ha sempre guidato le sue decisioni, affiancata da una lucida capacità di organizzazione per conseguire i risultati desiderati, deve essere d’esempio per tutti noi. Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che hanno preso parte a questo appuntamento”. Secondo Renato Raimo, questa è stata “Una serata piena di emozioni, con un pubblico che ha condiviso stati d’animo e motivazioni per il futuro, perché questo è quello che il professor Franco Mosca ha lasciato come eredità a chi ha partecipato ai suoi progetti in vita. Ora dobbiamo continuare e perpetuare gli obiettivi in essere e quelli in divenire con la stessa forza che lui ha trasmesso a tutti noi. Questo era l’obiettivo della serata, la prima di una serie di manifestazioni che Fondazione Arpa ha intenzione di programmare per mantenere viva l’attenzione sulla figura del prof. Mosca, ma soprattutto sulla sua attività progettuale. Un ringraziamento va a tutti gli ospiti intervenuti, agli amici ed a quanti hanno compreso il messaggio dell’uomo, del medico, del padre, del marito”.


Elena Mosca, ad evento concluso,desidera “ringraziare il Sindaco Sergio Di Maio la Vice Sindaca Lucia Scatena, il Dottor Sandro Petri e tutti i loro collaboratori così come gli artisti, i professionisti e tutti i presenti che, sabato scorso, partecipando alla serata in onore di Papà, hanno condiviso i loro ricordi e la loro esperienza regalandoci momenti unici e speciali. L’energia che si è sprigionata e che era palpabile durante tutta la serata ci conforta e ci conferma che, tutti uniti, ancora tanto potremo fare per portare avanti i progetti e le attività, in particolare attraverso la Fondazione Arpa che si sta rinnovando per diventare ancora più dinamica ed operativa a supporto della ricerca e formazione nel campo della Sanità ed anche attraverso la promozione della Robotica e la cura del bello”.

Francesco Sani, responsabile della comunicazione della Fondazione Arpa, aggiunge: “Siamo fieri ed orgogliosi dell’omaggio che il Comune di San Giuliano Terme ha voluto fare al Professor Mosca. Una serata unica ed Emozionante, che ha fatto capire a tutti quanta forza e solidità abbia la squadra della Fondazione Arpa. Guardiamo avanti, come sempre.” Per Francesco Porcelli, membro del Consiglio direttivo Arpa, “questa è stata una bellissima serata dedicata al prof Mosca. Tutti gli invitati gli hanno fatto onore. Ringraziamo tutti. È stata veramente una grande festa. Scienza, solidarietà e arte. Come piacevano a lui.”

Sul palco ecco dunque un evento guidato dalla regia e dalla conduzione di Renato Raimo, l’artista che da anni presta il suo volto e la sua opera alla Fondazione, amico fraterno di Mosca. Luci spente, silenzio, occhi lucidi: tutto comincia con un video in cui a parlare è proprio il protagonista dell’evento, il Professore. Quindi sul palco si alternano amici, testimonial, collaboratori, parenti: un modo per raccontare, attraverso le striature dello spettacolo e le parole di chi ha percorso un tratto di strada insieme a lui, chi fosse Franco Mosca. La professione medica, la robotica, la Fondazione Arpa, la Cooperazione Umanitaria: la serata si impernia intorno ai temi a lui più cari, alle ragioni di una vita. La storia che preme per essere ricordata e tramandata, in modo da proseguire il messaggio portato avanti con feroce dedizione e intuito geniale da un uomo illuminato. 

Il palcoscenico intanto è un’entrata scorrevole: l’affetto è talmente tanto che richiede un’alternanza. Si inizia leggendo alcuni passaggi di Bimbi Ganzi, il libro edito da Elledibook di Lucia De Benedittis: all’interno della collana un intero volume è dedicato al Professore. Poi ecco gli esperti di ciascuno dei settori cruciali per l’opera di Mosca: Mauro Ferrari, Franco Donatini, Luca Morelli, Francesco Porcelli. A loro il compito di spiegare come quel messaggio camminerà con menti laboriose sorrette da gambe veloci e stabili nel futuro prossimo. Nel frattempo la colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso si lavora i cuori dei presenti ed un intrigante parallelo tra Morricone e Mosca sorge quasi spontaneo. Quindi ecco i testimonial, i collaboratori e da ultimi, ma certo non meno importanti, gli amici storici di Franco Mosca, quelli con cui condivideva la passione irriverente per il Vernacolo. 

Lucia Scatena, vicesindaca di San Giuliano Terme, evidenzia come questa sia stata “una serata meravigliosa e toccante. Non avevamo alcun dubbio: il professor Mosca resterà per sempre un punto di riferimento umano e professionale, le testimonianze che abbiamo ascoltato lo confermano. Il Teatro Rossini ha fatto il suo dovere nel restituirci intatte le emozioni del ricordo del professore. Ringrazio la Fondazione Arpa e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della serata, da Elena Mosca a Renato Raimo, e davvero tutti, nessuno escluso. Ed è stato un grande onore ospitare nel cartellone del Settembre Sangiulianese un evento così significativo per la nostra comunità“. Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme, aggiunge: “L’evento ha dimostrato lo spessore umano e professionale del professor Mosca, e su questo non avevo dubbi. Il pubblico ha risposto presente, mentre ringrazio sentitamente la Fondazione Arpa, gli ospiti per le loro splendide testimonianze. Vedo la serata del Teatro Rossini non come un evento isolato, ma come un punto di partenza. Collaborazioni, contaminazioni professionali e culturali, condivisione e solidarietà sono i cardini dell’agire quotidiano della Fondazione, ispirati ovviamente al professor Mosca. Ripartiamo da qui, insieme“. La serata è stata chiusa dall’inno ufficiale della Fondazione Arpa – Oh my love – interpretato dalla cantante Debrah, con il M°Carlo Bernini al pianoforte. Al culmine dell’esibizione le luci si abbassano e sullo schermo compare di nuovo il Professore: sorride, saluta con la mano. Occhi confortanti, ma decisi, che chiedono agli amici di sempre di portare avanti un lavoro che ha cambiato in meglio la vita di un’infinità di persone.