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Due giorni a Pisa per parlare di “Malattia psichiatrica e pericolosità sociale: tra sistema penale e servizi sanitari”

Organizzato dai dottorandi di Scienze Giuridiche dell’Università di Pisa il convegno (16-17 ottobre) è stato premiato dall’Ateneo per il suo alto valore scientifico

Cinque anni fa la storica chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non esitò a definire come dei “luoghi orrendi, non degni di un Paese appena civile”. Al loro posto le attuali R.E.M.S. (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), dedicate ai malati psichiatrici autori di reato e giudicati pericolosi. Un passaggio storico per il sistema penale italiano e una sfida per il servizio sanitario, che oggi meritano di essere valutati nell’ambito di un dibattito esteso a tutti gli attori coinvolti. È quando verrà fatto a Pisa, dove i dottorandi in Amministrazione, Mercato e Giustizia Penale del Dottorato in Scienze Giuridiche dell’Università hanno organizzato un importante convegno internazionale di due giorni (16-17 ottobre) durante il quale si parlerà, con un approccio multidisciplinare, di “Malattia psichiatrica e pericolosità sociale: tra sistema penale e servizi sanitari”.

Il convegno, che arriva a poche settimane dall’inaugurazione della R.E.M.S. di Empoli e dall’approvazione per il rinnovo di quella di Volterra, vedrà la partecipazione di numerosi relatori italiani e stranieri, per una comparazione tra varie esperienze. Tanti i nomi di spicco, tra professori di diritto penale, amministrativo e costituzionale; giudici nazionali come Giorgio Lattanzi, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, e di Corti europee; medici psichiatrici e autorevoli membri di organi di garanzia quali il Garante Nazionale delle Persone Private della libertà personale, Mauro Palma, e l’ex Commissario Unico del Governo per il definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, Franco Corleone.

«Per due giorni Pisa sarà al centro di un dibattito che riguarda una riforma che potremmo definire “rivoluzionaria”, quasi quanto lo fu 42 anni fa la Legge Basaglia – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella – Questo grazie ai nostri dottorandi in Scienze Giuridiche che sono riusciti a mettere insieme un programma di interventi di altissimo rilievo scientifico e che tocca, con approccio interdisciplinare, un tema di grande attualità. Per questo il nostro Ateneo ha deciso di premiarlo, finanziandolo. È da iniziative come queste, d’altronde, che passa anche il messaggio di un’istituzione che sa guardare al domani e che cerca di trasmettere questa capacità alle nuove generazioni».

L’evento si svolgerà in lingua italiana e in modalità telematica, attraverso la piattaforma Microsoft Teams e potrà essere seguito accedendovi tramite il seguente link: http://web.jus.unipi.it/live/200916-mpps

Previsto anche un servizio di traduzione simultanea da remoto, attraverso l’applicazione per smartphone e tablet Veasyt Conference. L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Pisa (8 crediti formativi).