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Università di Pisa: nasce il Centro di ricerca in Diritto e tecnologie di frontiera

È stato presentato nell’ambito dell’Internet Festival il nuovo Centro di ricerca interdipartimentale dell’Università di Pisa in “Diritto e tecnologie di frontiera” (DETECT), che vuole essere un ponte tra il sapere proprio dei giuristi e le tecnologie emergenti. Diretto dalla professoressa Dianora Poletti, ordinaria di Diritto privato e di Diritto dell’Informatica, ha come dipartimenti promotori quelli di Giurisprudenza, Informatica e Ingegneria dell’Informazione e come dipartimenti afferenti quelli di Farmacia, Ingegneria civile e industriale e Scienze agrarie. Ad oggi sono già un centinaio i docenti del Centro.
Il DETECT è un centro di ricerca, formazione e servizio per sua natura interdisciplinare, che si occuperà in particolare di integrare la ricerca giuridica nella ricerca applicata, nel trasferimento tecnologico e nelle politiche di sostegno all’innovazione, di promuovere sinergie nello studio delle implicazioni giuridiche delle tecnologie di frontiera e di valorizzare buone pratiche e soluzioni normative di avanguardia orientate al contesto nazionale, europeo e internazionale.
Il Centro è articolato in tre laboratori. Il laboratorio di Robotica e Intelligenza Artificiale affronterà queste scottanti tematiche, con particolare attenzione ai problemi dell’autonomia e della tutela dei diritti, della responsabilità, della proprietà intellettuale, dell’industria 4.0 e delle trasformazioni del lavoro. Il laboratorio di Tecnologie delle Comunicazioni approfondirà tematiche riconducibili al trattamento dei dati, personali e non, ma anche all’uso distorto dell’informazione scientifica, con conseguenti rischi per la sicurezza, le discriminazioni, gli stessi processi democratici. Nel laboratorio di Biotecnologie e Nuovi Materiali verranno considerate problematiche giuridiche come quelle poste, per esempio, dall’uso delle biobanche, delle stampanti 3D, dall’e-health, dalla big data medicine.
Il Centro si propone di offrire nuove opportunità di sinergica collaborazione tra docenti di diversa formazione, sempre più necessarie, operando in un confronto diretto con le richieste nascenti dalla società civile.
Nella stessa occasione è stato anche presentato il nuovo corso di laurea magistrale in Diritto dell’innovazione per l’impresa e le istituzioni, di cui è presidente la professoressa Michela Passalacqua, ordinaria di Diritto dell’Economia.
Attivato al dipartimento di Giurisprudenza, il corso è nato per soddisfare le esigenze legate alla crescente digitalizzazione e alla profonda trasformazione del mondo del lavoro e si propone di formare un giurista dai tratti diversi rispetto al modello tradizionale, ad elevata specializzazione, munito di una solida padronanza delle fondamentali categorie privatistiche e pubblicistiche, non solo in ambito nazionale, e pronto ad affrontare le nuove sfide che la profonda trasformazione telematica del mondo del lavoro contemporaneo pone al giurista.