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Il professor Maurizio Iacono terrà la lezione inaugurale dell’anno accademico di Filosofia

Sarà il professor Alfonso Maurizio Iacono, ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Pisa, a tenere le lezione inaugurale dell’anno accademico di Filosofia, aperta agli studenti e ai docenti del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, oltre che a tutti gli interessati. L’intervento del professor Iacono, in programma giovedì 17 ottobre alle ore 10 nell’Aula Magna del Polo Carmignani, proverà a rispondere all’interrogativo su cosa è la filosofia passando per la rivisitazione del mito platonico della caverna. La lezione farà anche da saluto del professor Iacono che dal 1 novembre, dopo molti anni di insegnamento, andrà in pensione.

“Che cos’è la filosofia? – ha argomentato il professor Iacono – Sarei tentato di dire che la filosofia è una strategia dell’interrogarsi attraverso la costruzione di concetti. Incertezza, dubbio, meraviglia sono i momenti di tale strategia che ha il compito di mettere sistematicamente in discussione confini, contesti, cornici trasformandoli da strumenti della separazione in elementi della relazione fra campi del sapere e luoghi del significato. Le strategie dell’interrogarsi sono mutevoli, perché sono determinate dai mutamenti storici, ma tutte hanno come scopo la critica concettualmente attrezzata di ciò che nella vita, nella società, nella politica, nelle scienze, nelle arti, nella letteratura si mostra come ovvio, naturale, dato, eterno, immutabile. Da questo punto di vista, i miti di Platone offrono del senso, sono finzioni che forse occupano uno spazio del vero che l’argomentazione logica e dialogica non può occupare. Il mito della caverna ritorna quasi ossessivamente fino ai nostri giorni nella letteratura (Kafka, Pirandello, Beckett), nella fantascienza, nei film (da Blade runner a Matrix), nei nuovi sistemi architettonici che contengono le merci, nella vita quotidiana del mondo globalizzato con gli individui connessi e nonostante ciò isolati come in una virtuale folla solitaria”.

Nato ad Agrigento nel 1949, il professor Alfonso Maurizio Iacono si è laureato nel 1972 all’Università di Pisa con Aldo Giorgio Gargani e Nicola Badaloni, perfezionandosi alla Scuola Normale Superiore. Dal 2000 è ordinario di Storia della filosofia nell’Ateneo pisano.

Il professor Iacono si è occupato e si occupa dei rapporti tra filosofia e antropologia tra XVIII e XX secolo e, più in generale, dei rapporti tra storia e politica. Si è inoltre interessato di epistemologia, in particolare del problema dell’osservatore, dei concetti di “sistema”, “complessità”, “autopoiesi”, della questione della rappresentazione visiva. È stato tra i primi in Italia ad avvertire l’importanza della nozione di “complessità” all’interno di una riflessione che, negli anni ’70 e ’80, cercava nuovi intrecci fra le scienze naturali e le scienze storico-sociali. Sul piano del metodo di ricerca ha sempre pensato che la storia della filosofia non sia riducibile alla storia dei filosofi e, in questo senso, ha operato soprattutto nel campo della storia e della teoria dei concetti filosofici.

Durante la sua carriera, il professor Iacono si è occupato da un lato della questione filosofico-politica dell’autonomia nei suoi rapporti con i temi della libertà, della democrazia, dell’apprendimento, dall’altro del problema della rappresentazione soprattutto da un punto di vista cognitivo. Tra i suoi molteplici interessi e le sue attività di ricerca si segnalano anche lavori nell’ambito della filosofia con i bambini e in quello degli studi cognitivi sull’illusione teatrale e, tra le ultime attività, il coordinamento scientifico della conferenza internazionale su “Marx 201. Ripensare l’alternativa”, che si è tenuta a Pisa nel maggio 2019.

Giornalista e appassionato editorialista sui temi dell’attualità italiana e internazionale, Alfonso Maurizio Iacono ha assicurato sempre il suo contributo istituzionale alla vita dell’Università di Pisa. È stato, tra le varie cariche ricoperte, preside della facoltà di Lettere e filosofia dal 2003 al 2012 e presidente del Sistema Museale di Ateneo (SMA) dal 2015 al 2016. Nel 2013 è stato insignito con l’Ordine del Cherubino.