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Calcinaia, comunicato Lista civica Con Calcinaia e Fornacette: “Vorremmo che l’Amministrazione e il Sindaco individuassero realmente le necessità della cittadinanza e non recitassero soltanto il ruolo di vuote comparse”

“Le opposizioni dipingono un paese che non c’è”, questo è ciò che è stato dichiarato dall’Amministrazione comunale di Calcinaia; una frase che ci sentiamo di smentire categoricamente.

L’Amministrazione e il Sindaco si devono rendere conto che non stanno governando con la maggioranza assoluta dei consensi; le opposizioni hanno bisogno di spazio, di un confronto serio e non della sufficienza che viene tenuta dalla maggioranza durante i consigli comunali, con risposte fredde attraverso comunicati stampa.

Con Calcinaia e Fornacette ha sempre chiesto un confronto costruttivo, ma nel corso di questo primo anno di governo questa cosa è mancata totalmente. Tra l’altro, durante il momento di crisi più profonda durante il blocco dovuto al Covid-19, la nostra lista civica ha teso la mano all’Amministrazione e al Sindaco facendo proposte concrete, ma ricevendo in cambio solo parole di circostanza. Possibile che nel corso di questi 12 mesi le proposte arrivate dalla nostra lista fossero tutte inattuabili e scorrette?

Ci è stato detto che Calcinaia è l’unico comune in cui le opposizioni sono attive come in campagna elettorale. Da una parte è una cosa positiva, perché denota il nostro atteggiamento propositivo e senza secondi fini; dall’altra può voler dire che le opposizioni, nelle varie realtà del territorio locale vengono coinvolte di più e sono spinte a una maggiore collaborazione.

Noi continueremo a attuare la nostra politica e a formulare proposte nell’interesse dei cittadini; vorremmo che l’Amministrazione e il Sindaco individuassero realmente le necessità della cittadinanza e non recitassero soltanto il ruolo di vuote comparse.

Una delle questioni che dovrebbero essere trattate con maggior peso politico è quella relativa al “Parco della Fornace”: la lista Con Calcinaia e Fornacette ha presentato una mozione in cui prevedeva una collaborazione tra l’attuale proprietà e le associazioni del territorio per una gestione dell’area e la creazione di un centro di coesione sociale importante per Fornacette.

La mozione fu bocciata con fermezza dal primo di cittadino sottolineando che il problema sarebbe stato risolto. Dopo un anno la situazione è sotto gli occhi di tutti e anche ciò che è emerso dall’ultimo consiglio comunale è la dimostrazione che “la scatola è vuota”, non solo questa Amministrazione non è in grado di risolvere i problemi, ma non sa nemmeno rispondere.

Ci è stato detto che l’area è privata e quindi l’Amministrazione comunale non ha voce in capitolo e che ci sono aree come la sala James Andreotti o il centro Montessori per supplire a una funzione di aggregazione sociale o organizzazione di feste. Ma come possiamo paragonare un’area come quella del parco della Fornace a queste ultime due? Ci sembra chiaro come chi governa Calcinaia non abbia la percezione della realtà e non sia in grado di svolgere il proprio compito in maniera coordinata e precisa. A chi spetta se non a un’Amministrazione trovare un punto d’incontro con il proprietario di una struttura così importante e che in origine (con l’abbandono del Parco dei Pini per l’organizzazione delle feste) era nata come luogo “di interesse pubblico”? Noi siamo per valorizzare la struttura e la Casa del popolo.

Che dire del problema degli allagamenti della zona dei Mazzei a Fornacette? Ancora una volta la maggioranza non ha risposto. Richiedere il finanziamento alla Regione, da soli, senza la collaborazione del Comune di Pontedera (siamo in una zona di confine), significa che il progetto potrà anche essere riconosciuto idoneo, ma difficilmente verrà finanziato. In sostanza, all’Amministrazione manca il rapporto con gli altri enti territoriali. I cittadini e le imprese della zona non vedranno ancora una volta risposte.

Anche sulla nostra interrogazione per la valorizzazione dei campi di gara di pesca sull’Arno la risposta del’Amministrazione è stata insoddisfacente e parziale. Con gare di livello provinciale non si possono sostituire competizioni internazionali che al’inizio degli anni duemila hanno fornito grandi risorse al territorio.  L’Amministrazione e il Sindaco non coinvolgono le associazioni, cosa che all’inizio degli anni duemila è avvenuta sia con la FIPSAS e l’ARCI, sia a livello nazionale che a livello locale. Chi governa adesso non fa sinergia e  non riesce a sfruttare un luogo che ha un potenziale enorme, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per le ricadute economiche sul territorio.

Questo per noi non è governare, ma significa vivere in una dimensione parallela con il solo obiettivo di “galleggiare” in vista della prossima rielezione, con il solo obiettivo di mantenere la poltrona.