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Emergenza coronavirus, piano “Riapri Pisa”: variazione di bilancio da 21 milioni per sostenere cittadini e imprese

Il Consiglio Comunale si appresta a votare la proposta di variazione di assestamento generale dell’esercizio del bilancio 2020. Una manovra da 21 milioni di euro finalizzata a dare sostegno a cittadini e imprese, in seguito all’emergenza Coronavirus. Si concretizza quindi il pacchetto di misure straordinarie, annunciate nell’aprile scorso in piena fase di lockdown, con il nome di “Piano Riapri Pisa”.

L’avanzo di amministrazione 2019 applicato al bilancio di previsione 2020 in sede di assestamento ammonta a un totale di 21.450.829,36 euro; di questi 5.191.714,85 euro sono costituiti da fondi accantonati e fondi vincolati destinati alle spese correnti o di investimento a cui sono rispettivamente correlati; 5.142.585,51 euro sono fondi destinati e fondi liberi utilizzati per il finanziamento degli investimenti; 11.116.529,00 euro sono fondi liberi destinati alla parte corrente. L’avanzo libero applicato alla spesa corrente andrà a coprire lo squilibrio emergente tra minori entrate e minori spese la cui differenza è stata quantificata in 10.759.031,50 euro. La variazione di bilancio è collegata alle modifiche e integrazioni approvate dal Consiglio Comunale ai regolamenti che disciplinano le entrate, in particolare quelle tributarie, che compongono a vario titolo la manovra finanziaria.

 

«Siamo riusciti a far approvare al Consiglio Comunale la variazione di bilancio, che sostanzialmente è una riscrittura del bilancio 2020 alla luce dell’emergenza Coronavirus, tra i primi Comune in Italia – dice il sindaco di Pisa Michele Conti -. Con questa manovra garantiamo investimenti pubblici per opere importanti, come i sottopassi di Putignano e il ponte ciclopedonale tra Riglione e Cisanello oltre ad altri interventi, ma assicuriamo anche il sostegno a imprese e cittadini che hanno dovuto sopportare gli effetti della situazione eccezionale causata dal Coronavirus. Pertanto, abbiamo deciso di esentare dal pagamento Tari tutte le imprese chiuse per il lockdown e anche alberghi e campeggi che pure erano rimasti aperti ma che hanno subìto danni rilevanti, di sostenere le attività, da quelle artigianali a quelle commerciali, per il pagamento degli affitti, di esentare dal pagamento del suolo pubblico tutte le imprese di pubblico esercizio e anche le imprese edili con l’obiettivo di stimolare la ripresa delle ristrutturazioni straordinarie in città. Infine, abbiamo azzerato l’imposta di soggiorno fino a fine anno. Tra i contributi straordinari mi preme citare i 200 mila euro per il sostegno al diritto allo studio, alle attività delle scuole paritarie e al dopo scuola per allungare gli orari delle attività. Tante misure messe in campo risorse per aiutare tutti e venire incontro alle difficoltà patite dalla nostra comunità».

 

«La Commissione bilancio ha lavorato bene; sul tema della variazione sono state fatte quattro riunioni – spiega il consigliere Paolo Cognetti -. Ci siamo concentrati sui punti strategici indicati dal Sindaco e segnalo l’importanza del tema dell’esenzione di suolo pubblico per l’edilizia quale impulso per l’economia locale, perché in un momento in cui ci sono gli incentivi del Governo sui lavori straordinari e sul risparmio energetico, diventa una voce di risparmio notevole che, specie nelle ristrutturazioni dei condomini, incide molto».

 

Piano “Riapri Pisa”

L’emergenza epidemiologica Covid-19 e le misure di contenimento del contagio, compresa la sospensione delle attività economiche, hanno prodotto effetti rilevanti sul bilancio di previsione, soprattutto in termini di minori entrate. Parimenti, hanno inciso sugli equilibri di bilancio le spese sostenute e quelle da sostenere nei prossimi mesi per la prevenzione del rischio di contagio. La sospensione di molti servizi a partire dalla prima metà di marzo, ad esempio servizi scolastici e quelli all’infanzia, ha determinato minori entrate e minori spese, in misura variabile e dipendente dal tasso di copertura dei costi con i proventi dei servizi stessi. Nella situazione straordinaria venutasi a creare, l’Amministrazione comunale ha ritenuto necessario definire alcune misure una tantum (limitate all’anno 2020), volte ad affrontare i gravi effetti economici e sociali prodotti dall’emergenza sanitaria e a sostenere la ripresa delle attività produttive con particolare riferimento a quelle del settore turistico-ricettivo.

 

  • Tari: Esenzione dal pagamento per imprese le cui attività (in base al codici ATECO) sono state sospese per disposizione normativa nazionale nel periodo del locdown. In considerazione dell’emergenza è stata estesa l’esenzione (per il periodo 1 marzo – 31 maggio 2020) anche alle utenze non domestiche di attività non sospese ma fortemente penalizzate, in particolare nel comparto turistico ricettivo (campeggi, alberghi con o senza ristorante). I mesi solo parzialmente interessati dal periodo di sospensione saranno computati per intero. È stato inoltre deciso, per l‘anno 2020, lo slittamento dei versamenti della tassa al 31 ottobre e al 15 dicembre anziché aprile e settembre. Il Comune calcola minori entrate per 1.442.151,00 euro che saranno coperte con la variazione di bilancio.

 

  • Cosap: Per sostenere la ripresa delle attività economiche danneggiate dall’emergenza Coronavirus, il Comune ha stabilito l’esenzione dal pagamento fino a dicembre 2020, mentre il Governo indicava il periodo dal 1 maggio al 31 ottobre 2020; altresì l’esenzione delle occupazioni di suolo pubblico è stata estesa oltre che alle imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico (esenzione dal 9 marzo al 31 dicembre) anche alle imprese nel settore dell’edilizia (dal 1 agosto al 31 ottobre 2020). Il Comune calcola minori entrate per 1.355.905,00 euro che saranno coperte con la variazione di bilancio.

 

  • Imposta di soggiorno: le misure di contenimento dell’epidemia e il rischio di contagio hanno fortemente ridotto le presenze turistiche nel territorio comunale a partire dal marzo scorso. Per i prossimi mesi dell’anno è prevista la contrazione delle presenze turistiche, anche se il Comune dal mese di giugno ha attivato una campagna di promozione turistica con lo scopo di promuovere i soggiorni sul territorio comunale. In tale contesto, fortemente critico, l’Amministrazione comunale intende introdurre l’esenzione dall’imposta di soggiorno per il pernottamento nelle strutture ricettive e di locazione breve nel Comune di Pisa nel periodo dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. Le strutture ricettive dovranno versare le somme riscosse a titolo di imposta per i pernottamenti dal 1 febbraio al 30 giugno entro il 31 agosto 2020. A parziale ristoro delle minori entrate il Governo ha assegnato al Comune di Pisa risorse al momento stimate in 245mila euro per il periodo del lockdown (marzo-maggio). Fino a prima dell’emergenza era stata riscossa una cifra di circa 150.000,00 euro. Il Comune calcola minori entrate per 1.600.000 euro (a lordo del ristoro statale) che saranno coperte con la variazione di bilancio.

 

  • Pubbliche affissioni, canone Installazione mezzi pubblicitari (CIMP): Per il 2020 il canone permanente sarà corrisposto in un’unica soluzione entro il 30 settembre.

 

Piani di reteizzazione: la scadenza di ciascuna rata, prevista in piani di rateizzazione approvati cadente nel periodo 1 marzo-31 dicembre 2020 è differita, senza aggravio di interessi, di un periodo di tempo pari a quello intercorrente fra il 1 marzo e la data di scadenza dell’ultima rata prevista dal piano.

Altre misure del piano “Riapri Pisa”

Contributo straordinario alle attività produttive: viene definito uno stanziamento di 1.500.000,00 euro, che conferma quanto anticipato nell’aprile scorso: fondo da 700mila euro per il sostegno all’affitto per immobili commerciali e di giovani professionisti (da assegnare tramite bando di prossima pubblicazione); fondo di 500mila euro per il sostegno al pagamento della Tari da destinare alle attività rimaste chiuse in base al codice ATECO e che non beneficiano di esenzioni Tari già previste; fondo da 200.000,00 euro a sostegno del diritto allo studio e delle attività scuole paritarie; fondo da 100.000,00 per altre misure (compreso il sostegno alla Fondazione Teatro Verdi).

Contributo alla Società della Salute: trasferimento alla Sds di 160.000,00 per il sostegno alle famiglie colpite dal Coronavirus