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9 marzo 2020 – 9 marzo 2021: il libro fotografico che racconta i 12 mesi che hanno cambiato le nostre vite

Il 9 marzo 2020 veniva annunciato il lockdown. Oggi, 9 marzo 2021, la
Regione Toscana ricorda con un libro l’inizio di quel periodo di
sospensione ed emergenza che ha cambiato radicalmente il modo di vivere
degli italiani. ‘Lockdown, un anno dopo’, questo il titolo della
pubblicazione curata dal Consiglio regionale, ricostruisce – come recita il
sottotitolo – ‘I12 mesi che hanno cambiato le nostre vite nel racconto e
nelle immagini dei protagonisti dell’informazione toscana’. Un volume
giornalistico e principalmente fotografico, di formato quadrato, nato per
raccontare senza retorica. Immagini simbolo si fondono a immagini di vita
quotidiana scattate dai fotografi delle principali testate di carta
stampata della Toscana: dalle mascherine stese in terrazza ai concerti sui
balconi, dalle piazze vuote alle code nei supermercati, dal vagare
distratto e disorientato delle persone smarrite nel grigio della copertina,
alla radiosità dell’estate, ai vaccini che portano speranza.

“Questo libro ricorda quello che abbiamo vissuto e che non ci saremmo mai
aspettati di vivere – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio
Giani – ma ci insegna anche quanto giornalisti e fotografi siano stati
partecipi dell’emergenza, quanto abbiamo esposto se stessi anche al rischio
della vita pur di assicurare la corretta informazione. Questo libro è una
testimonianza ma rappresenta anche un’occasione per ringraziare chi ha
garantito un servizio indispensabile per i cittadini durante un periodo
così complesso tra rischi e cambiamenti”. “Il virus – ha concluso il
presidente Giani – ci ha insegnato quanto è importante essere tutti uniti
di fronte alle situazioni di crisi: istituzioni, stampa, volontariato,
sistema sociosanitario, protezione civile. La stessa unità sarà
necessaria quando dall’emergenza sanitaria passeremo a quella sociale ed
economica, sarà un elemento essenziale per affrontare al meglio la
situazione”.

Accanto a Giani il presidente del Consiglio regionale toscano Antonio
Mazzeo, che spiega: “Ricordiamo un giorno che ha fatto la storia con un
libro che vuol dire grazie ai cittadini toscani per la pazienza e la
responsabilità con la quale hanno accettato il cambiamento, ma vuole anche
di nuovo sottolineare il lavoro svolto dagli operatori di prima linea, dai
sanitari, dal mondo del volontariato ed anche dal mondo dell’informazione
mentre noi eravamo chiusi in casa”. “E’ un racconto fotografico di come
è cambiata la nostra vita, dalle piazze vuote alle terapie intensive piene
– aggiunge Mazzeo – dalle saracinesche abbassate alla speranza che viene
dagli anticorpi monoclonali di Toscana Life Science, fino ai primi vaccini
che mettono in sicurezza i più fragili. Troverete un racconto difficile,
che parla anche di migliaia di morti, ma che vuol guardare al futuro con la
speranza di una fase nuova, di una vera ripartenza”.

Alla presentazione del volume hanno partecipato, in presenza o in remoto,
il direttore del CorriereFiorentino Roberto De Ponti, il direttore de Il
Tirreno Stefano Tamburini, il vicedirettore de La Nazione Piero Fachin, il
caporedattore de La Repubblica Firenze Fabio Galati, oltre al presidente
dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Carlo Bartoli ed al Presidente
dell’Associazione stampa Sandro Bennucci.

“I giornalisti si sono trovati in prima linea durante l’emergenza – ha
ricordato Bennucci – all’improvviso, di fronte ad un virus che uccideva e
di cui si sapeva pochissimo. I giornalisti si sono ritrovati ‘al fronte’,
a raccontare quello che avveniva mentre le persone dovevano stare chiuse in
casa. Il sistema carta stampata-tv-radio si è rivelato importantissimo. I
cronisti sono divenuti anche oggetto di rabbia e bersaglio di sfoghi ma
hanno raccontato quello che stava davvero accadendo, così come è stato
essenziale il ruolo degli uffici stampa istituzionali che hanno fatto
circolare le informazioni necessarie e corrette, dalle realtà più grandi
ai piccoli Comuni. L’emergenza ha evidenziato pesantemente la differenza
tra la vera informazione e le fake news”.

“La buona informazione si è rivelata essenziale per la nostra vita – ha
concluso il presidente dell’Odg Bartoli – avere a disposizione informazioni
corrette, esatte, verificate si è rivelato determinante. Questo libro
mostra anche il lavoro, il ruolo, le difficoltà il sacrificio degli
operatori della stampa ed è importante mostrarlo, soprattutto ora che il
disagio sociale tende a scaricarsi anche contro chi fa informazione con
atti di minaccia e violenza. Questo fato è paradossale e tutti i
giornalisti dovrebbero essere fieri del contributo che il loro lavoro ha
dato e sta dando nella lotta alla pandemia”.

Le foto contenute nel libro ‘Lockdown, un anno dopo’ sono state messe a
disposizione dai quotidiani il Corriere Fiorentino, La Nazione, La
Repubblica Firenze, Il Tirreno e sono opera di New Press Photo per La
Nazione; Claudio Giovannini CGE Fotogiornalismo per Repubblica; Massimo
Sestini per il Corriere Fiorentino; Franco Silvi, Dario Marzi, Massimo
Matelli, Paolo Barlettani per Il Tirreno e, infine, del freelance Fabio
Muzzi.

il pdf del libro è consultabile sul sito di Toscana Notizie, in allegato
alla notizia al link:

https://www.toscana-notizie.it/-/-lockdown-un-anno-dopo-il-libro-fotografico-che-racconta-i-12-mesi-che-hanno-cambiato-le-nostre-vite-