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Regione Toscana: un progetto pilota sullo sviluppo degli anticorpi negli operatori sanitari vaccinati

Via libera dalla Giunta regionale al progetto pilota di monitoraggio
dell’efficacia della vaccinazione anti Covid negli operatori sanitari
toscani. Il progetto, approvato su delibera proposta dall’assessore alla
sanità Simone Bezzini, ha diverse finalità, tra cui quelle di prevenire
il rischio da infezione Sars-CoV-2 in operatori sanitari già vaccinati
(categoria di soggetti rientrati nella cosiddetta fase 1 del piano
vaccinale nazionale, recepito a livello regionale); valutare il grado di
protezione in personale sanitario e in un gruppo di controllo (universitari
non sanitari) dopo la vaccinazione; orientare l’acquisto di vaccini in base
ai valori degli anticorpi riscontrati; pianificare i programmi di
sorveglianza sanitaria a cui sono sottoposti gli operatori sanitari da
parte dei medici competenti delle medicine del lavoro delle Asl e delle
Aziende ospedaliero-universitarie toscane.

“In Toscana abbiamo avviato la campagna vaccinale in coerenza con le
disposizioni nazionali della fase 1, somministrando il vaccino agli
operatori sanitari, fase che stiamo per concludere – spiega l’assessore
Bezzini -. Per tutelare i lavoratori in ambito sanitario e, di conseguenza
i pazienti, abbiamo ritenuto opportuno valutare l’efficacia e la durata
della protezione immunitaria del vaccino inoculato al personale sanitario,
studiando lo sviluppo degli anticorpi non solo per prevenire il rischio di
infezioni tra gli operatori sanitari già vaccinati, ma anche per estendere
gli esiti di questa indagine al resto della popolazione, a tutela della
salute pubblica. Ci muoviamo a 360 gradi, per raccogliere più informazioni
possibili su un virus fino a poco tempo fa sconosciuto e che continua a
mutare. La ricerca scientifica è uno strumento strategico per ampliare le
nostre conoscenze e attrezzarci di conseguenza”.

Gli operatori sanitari, su cui viene effettuata la sorveglianza sanitaria,
includono tutte le professioni sanitarie, compresi gli specializzandi. In
Toscana sarebbero oltre 56mila (11.500 nella Asl Nord Ovest; 11.500 nella
Centro; 12.000 nella Sud Est; 6.000 nell’Azienda ospedaliero-universitaria
di Careggi; 10.000 nell’Aou pisana; 3.500 nell’Aou senese; 1.700 nell’Aou
Meyer).

Il progetto prevede che – a distanza di 1 mese dal completamento del ciclo
vaccinale – sia offerta l’opportunità di effettuare un prelievo venoso
standard (per valutare la risposta quantitativa degli anticorpi, capace di
neutralizzare l’infezione da virus Sars-CoV-2) a tutti gli operatori
sanitari. Come gruppo di controllo sono invitati anche i docenti
dell’Università di Pisa oggetto di sorveglianza sanitaria da parte del
medico competente ospedaliero. Il dosaggio degli anticorpi è ripetuto a
distanza di 1 anno dalla vaccinazione.

Inoltre, in base all’andamento dei risultati, è prevista l’opportunità di
un’ulteriore valutazione degli anticorpi – anche a 3 o a 6 mesi – in un
campione rappresentativo degli operatori sanitari già selezionati.

Questo progetto pilota ha la durata di 1 anno ed è promosso e coordinato
dal settore regionale Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di lavoro della
Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale, con il supporto del
Cerimp (Centro regionale infortuni e malattie professionali), del gruppo di
lavoro dei medici competenti delle Aziende sanitarie e
ospedaliero-universitarie di Firenze, Pisa, Siena, della Fondazione Toscana
Gabriele Monasterio, e dei laboratori del sistema sanitario regionale.