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Antonio Mazzeo: 2 giugno, incontro con gli studenti del liceo Carducci di Pisa

Carta costituzionale e Statuto regionale al centro dell’inziativa con il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, la giudice della Corte Costituzionale Emanuela Navarretta, l’assessore regionale Alessandra Nardini e il dirigente scolastico regionale Ernesto Pellecchia

“Un giorno sarete voi a portare con le ali, nel futuro, i valori della nostra Carta costituzionale e dello Statuto della Toscana”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, al liceo statale Carducci di Pisa, oggi, venerdì 28 maggio, davanti a una platea di studenti pronti ad affrontare l’esame di maturità, in occasione della principale tra le iniziative promosse dall’Assemblea legislativa toscana per celebrare la Festa della Repubblica del 2 giugno prossimo. Nell’occasione è stato distribuito agli studenti il volumetto che contiene il testo della Costituzione italiana e quello dello Statuto della Regione Toscana.

“Se sono riuscito io ad arrivare fin qui, a studiare in questa città che mi ha accolto come figlio, venendo da un piccolo paese della Basilicata, da una famiglia che ha fatto sacrifici per farmi studiare – ha continuato Mazzeo rivolto agli studenti – voi avete tutte le opportunità per realizzarvi, tenendo fisso lo sguardo sul cavallo alato, il Pegaso, simbolo della nostra regione, che ha sì zampe ben radicate nella storia, ma anche ali di libertà”. “Mi auguro che qualcuno di voi possa scegliere la politica, che è bella se è servizio per gli altri – ha sottolineato – Quando sono stato eletto presidente del Consiglio regionale, ho sentito forte l’impegno di dare voce a chi ha meno voce, e questa mattina siamo qui per alzare la vostra voce, per confrontarci insieme su temi anche di frontiera”. “Permettetemi di porgervi questo piccolo dono, piccolo per dimensione, ma grande nel valore: la Costituzione italiana e lo Statuto della Toscana – ha sottolineato Mazzeo – metteteli nella vostra cassetta degli attrezzi come strumento di aiuto, grazie a chi ha lottato e creduto nell’eguaglianza, stella popolare nella nostra attività di legislatori e principio cardine per tutti”. E mentre, in contemporanea, tanti altri consiglieri regionali erano impegnati in altre scuole toscane, in questa importante consegna, il presidente ha ringraziato le autorità e soprattutto gli studenti, in questo anno così difficile: “Vi auguro di essere sempre più cittadini toscani, italiani ed europei”.

L’assessora regionale all’istruzione, Alessandra Nardini, dopo aver ricordato la scelta coraggiosa di riportare studentesse e studenti toscani in classe per non privarli della socialità che è parte integrante del percorso di formazione, ha parlato della scuola, come “luogo per eccellenza dell’uguaglianza, dove si formano cittadine e cittadini liberi e consapevoli”. La nostra Carta costituzionale è bellissima e preziosa e i principi fondamentali, i diritti che sono garantiti nei vari articoli, non vanno mai dati per scontati, ma vanno difesi e attuati ogni giorno, come l’eguaglianza di genere”, ha affermato, ricordando il contributo delle madri costituenti all’articolo 3 della Costituzione, e in particolare la figura di Teresa Mattei, che si batté per i diritti delle donne e per quelli di bambine e bambini. “La strada da percorrere è ancora lunga – ha affermato – ma la nostra Costituzione ci ricorda ancora la direzione. Oggi più che mai, dopo aver vissuto questi mesi così difficili, essere in una scuola a parlare di Costituzione è un segnale importante di ripartenza, di speranza e di voglia di costruire un futuro e una società sempre più inclusiva, solidale e unita”.

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, si è soffermato sulla legge del 2019 che ha reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole italiane. “Il curriculum scolastico è stato implementato da tre filoni principali – ha affermato –: i fondamenti costituzionali, la cittadinanza attiva e digitale, lo sviluppo ecosostenibile”. Concetti su cui sviluppare “riflessioni profonde, lasciandosi guidare da principi come eguaglianza, partecipazione, solidarietà”.

Ed è proprio sulla solidarietà, che la giudice della Corte Costituzionale, Emanuela Navarretta, ha incentrato la sua “lezione”, grata di tornare a Pisa e soprattutto di poter parlare con i giovani. “Siamo insieme a festeggiare la nascita della Repubblica e l’anniversario del primo voto a suffragio universale, guardando alla solidarietà, fondamento di diritti e di pari opportunità”, ha affermato la giurista. “Solidarietà deriva da solidum, intero, ci fa quindi capire che non siamo delle monadi, anche se il Covid ci ha costretto a distanze e mascherine – ha affermato, con un sorriso – ma viviamo in una dimensione sociale, in collegamento con altri, dove la solidarietà è la sommatoria dei doveri, che servono a garantire a tutti diritti e pari opportunità”. In tale contesto, se da un lato lo Stato dà la possibilità di “giocare” i propri talenti, dall’altro tutti vi devono contribuire. Questo per far capire come quel disegno di società giusta, messo a punto dai costituenti, si basi su un congegno complesso dove ogni piccolo pezzettino regge il tutto, ha spiegato Navarretta. In altre parole: lo strumentario giuridico non può che andare di pari passo con la cultura della solidarietà. Le regole sono fondamentali, ma anche la consapevolezza di quanto sia importante la solidarietà. “Dalle ceneri di questa crisi legata alla pandemia, che vi ha privato della socialità e vi ha fatto soffrire – ha concluso rivolgendosi ai giovani – vi auguro di avere la forza per acquisire la consapevolezza, lavorando insieme per i diritti e le pari opportunità”.

“Spiegare la Costituzione attraverso il concetto di solidarietà è uno straordinario ‘spot’ che fa capire bene quanto possa essere di attualità la nostra Carta, anche se ha oltre 73 anni”, ha commentato Mazzeo, dando la parola ai rappresentanti delle istituzioni e dirigente scolastica, e soprattutto agli studenti. Molti i temi affrontati: giustizia sociale, disegno di legge Zan, sentenze della Corte Costituzionale, condono fiscale, suicidio assistito e legge Fornero. “Sono giudice e giurista, non sono un politico, – ha spiegato Navarretta – La Corte, agendo con cautela e nel pieno rispetto del Parlamento, cerca di vedere se nei testi di legge non siano violati i principi della Costituzione, ma alcuni consigli mi sento di darveli: prima di tutto non piangetevi addosso e impegnatevi, rispettando i ruoli di tutti e agendo con umiltà; se vi interessa una legge, andate sempre alla fonte e studiatela, tenendo presente che il dato tecnico contiene sempre dei valori; rispettate i ruoli di tutti e agite con umiltà; i principi costituzionali sono materia calda, da bilanciare, e da tradurre in norme, nella pluralità dei diritti e delle istituzioni”, ha concluso.

E proprio sulle tematiche affrontate dai ragazzi, il presidente Mazzeo ha infine rilanciato: “Oggi ci siamo concentrati sulla Costituzione, ma sui tanti temi che ci avete sottoposto sarebbe bello poter organizzare un dibattito e un confronto politico a più voci in modo da sentire pareri, opinioni e interpretazioni anche diverse”.