Regione Toscana, il presidente Giani firma l’ordinanza: via libera alle visite nelle Rsa

Sono di nuovo possibili le visite nelle Rsa della Toscana. Il presidente
della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato oggi l’ordinanza che
stabilisce le modalità con cui parenti e amici potranno di nuovo
incontrare gli ospiti di residenze assistite e strutture di lungodegenza.

Per effettuarle, parenti e amici di un ospite dovranno presentare il
certificato verde e in attesa di questo, essere in possesso di una delle
condizioni per il suo rilascio e cioè l’avvenuta vaccinazione, o la
guarigione dal Covid, o un tampone, come previsto dalla normativa nazionale
in materia di Certificazioni verdi Covid-19 (Decreto Legge 22 aprile 2021,
n 52, art. 9) effettuato entro le precedenti 48 ore con esito negativo.

“Questo provvedimento rappresenta un passo importante per il ripristino
di quelle relazioni affettive che la pandemia ha imposto di distanziare
fisicamente e che finora si sono potute mantenere in forma solo mediata con
le videochiamate e le stanze degli abbracci ” – è il commento del
presidente Giani e dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena
Spinelli. “Lo abbiamo assunto – proseguono – cercando il giusto
equilibrio tra la volontà di garantire le visite in presenza e la
necessaria sicurezza , affinché questo canale relazionale, che finalmente
riprende, possa mantenersi e allargarsi senza, lo auspichiamo,
interrompersi più”.

L’ordinanza regionale recepisce l’analogo provvedimento emanato nei giorni
scorsi dal Governo, con le nuove modalità di accesso e uscita di ospiti e
visitatori presso le strutture residenziali . Un provvedimento che,
sottolineano presidente e assessora, “la Regione ha fortemente
sollecitato e per il quale ha offerto un contributo di proposte”, e al
quale ha poi lavorato per adattarlo alle caratteristiche delle strutture
presenti nel nostro territorio e prevedendo misure di agevolazione per i
cittadini.

A breve, con un provvedimento specifico, sarà ufficializzata una procedura
per consentire l’effettuazione di tamponi gratuiti a coloro che saranno in
procinto di visitare l’ospite di una struttura. E sempre di qui a breve
verranno predisposti dalla Regione gli elementi essenziali per il patto di
condivisione del rischio di cui è prevista la cui sottoscrizione da parte
dei familiari/visitatori.

L’ordinanza regionale indica, sulla scia di quella nazionale, tutte le le
misure che devono essere adottate sotto il profilo igienico e logistico per
la sicurezza degli ospiti, dei visitatori e degli operatori. La struttura
dovrà garantire una programmazione degli accessi dei familiari lungo
l’arco della giornata, con modalità atte a evitare assembramenti. Di norma
non più di due visitatori per ospite.

Il contatto fisico con l’ospite potrà avvenire, “in particolari condizioni
di esigenze relazionali e affettive”.

Rispetto alle linee guida nazionali, nell’ordinanza regionale sono
contenute misure più restrittive qualora vi fossero casi di positività
tra gli ospiti o il personale della struttura o in caso di “zona rossa” nel
comune in cui è ubicata o nei comuni di provenienza dei
familiari/visitatori o dei comuni dove è destinato l’utente in uscita
programmata. In questi casi le visite degli ospiti saranno sospese.

“La nostra ordinanza – spiegano Giani e Spinelli – è frutto di un lavoro
di incontro e di concertazione con tutti i soggetti interessati, in un
territorio caratterizzato dalla presenza capillare di piccole strutture
residenziali. Le misure di maggior cautela si inseriscono in questo
contesto”.

“Questo percorso di confronto, che l’emergenza sanitaria ha reso ancor
più stretto e necessario, continuerà in maniera costante anche per
evidenziare l’applicazione concreta dell’ordinanza e le eventuali
criticità. A fronte di un obiettivo così importante, per i familiari ma
anche per la salute e la qualità della vita degli ospiti , sono necessari
l’impegno e la collaborazione di tutti.

“Di sicuro – concludono presidente e assessora – questa ordinanza ci
aiuterà ad affrontare e superare quel vuoto delle relazioni che è stato
per i nostri anziani e per tante persone con disabilità uno degli effetti
più gravi della pandemia.

La possibilità delle visite è certamente connessa all’andamento della
campagna vaccinale. Oggi in Toscana gli ospiti Rsa vaccinabili sono tutti
vaccinati, gli operatori lo saranno presto in virtù dell’obbligo vaccinale
stabilito a livello nazionale.

I risultati sono evidenti: in Toscana a dicembre, in piena pandemia,
eravamo arrivati sino a duemila contagi nelle Rsa. Attualmente siamo ben al
di sotto di 100 casi su 12.500 ospiti.