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Piano di recupero ex caserma Artale, per la Città Ecologica molte le previsioni di cambiare per l’interesse pubblico

Il Piano di Recupero (PdR) della ex Caserma Artale si conosce solo parzialmente attraverso la Relazione Tecnica illustrativa messa a disposizione, meritoriamente, dal gruppo consiliare di Una Città in Comune. Il PdR non risulta pubblicato nel Sito del Comune nonostante la cosa risulti obbligatoria in base al Piano Triennale per la prevenzione della corruzione. La Città ecologica il 19 ottobre ha sollecitato l’Amministrazione ad adempiere mediante Accesso Civico Semplice.

La Città ecologica ritiene che il PdR presentato dalla proprietà produrrebbe un notevole incremento di carico urbanistico sul quartiere, in particolare con la realizzazione di un nuovo edificio di 4 piani fuori terra, 24 appartamenti, lungo via Derna e un parcheggio pubblico multipiano (ancora 4 piani) per 57 posti auto su via Pisano.

In particolare il parcheggio, pubblico e non pertinenziale, è del tutto improponibile: incentiverebbe i turisti ad arrivare in auto fino a pochi passi dal Duomo. Quell’area, a partire dall’inizio di via Roma, a nostro avviso dovrebbe essere inserita nella ZTL. Oltre tutto il parcheggio multipiano e il nuovo edificio imporrebbero la realizzazione di una viabilità nello spazio interno che ridurrebbe sensibilmente la fruibilità di quella che deve essere un piazza pubblica totalmente, o almeno in massima parte, a verde.

Appare inoltre non condivisibile voler destinare a un ulteriore minimarket in centro storico l’edificio Teatro, storico e vincolato, per il quale il vincolo prevede solo “funzioni pubbliche”.

A nostro avviso il PdR presentato non risulta conforme né alle prescrizioni presenti nell’Atto d’indirizzo approvato dal Consiglio Comunale né a quelle dettate dal Decreto di apposizione del vincolo sugli edifici storici presenti nell’Area dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

In particolare l’Atto d’Indirizzo individua la Superficie utile (SUL) degli edifici presenti nell’area in 11.290mq e prescrive che quella di progetto non sia superiore a quella legittimamente esistente. Nel PdR presentato si prevede di realizzare una SUL di 13.477,90mq, quasi 2200mq in più (il 20%).

Non è dato inoltre sapere come sia stata dimostrata la legittimità edilizia degli edifici che si prevede di demolire per realizzare il nuovo edificio ed il parcheggio multipiano, gli interventi che producono l’impatto ambientale più negativo.

Per gli edifici vincolati (Fabbricato Camerate, Palazzina Ufficiali, Teatro) l’Atto d’indirizzo prescrive che gli interventi edilizi ammessi siano solo Manutenzione Ordinaria, Manutenzione Straordinaria, Restauro; il Decreto di Vincolo per essi prevede un “accurato restauro filologico”. Nel PdR presentato per quegli edifici si prevede la Ristrutturazione Edilizia Conservativa, una categoria di intervento edilizio che eccede quelli ammessi.