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Prosa, giovedì 30 al Teatro di Pisa si recita e si cucina in scena con i Miracoli Metropolitani di Carrozzeria Orfeo

Come ottavo titolo della Stagione di Prosa 2022-2023 il Teatro Verdi di Pisa propone “Miracoli metropolitani”, uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo su drammaturgia di Gabriele Di Luca per la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi.

La pièce che si propone di gettare “uno sguardo acuto e aguzzo nei meandri dell’animo umano” va in scena nell’unica data di giovedì 30 marzo alle 21 nella coproduzione realizzata da Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini in collaborazione con il Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto – Teatro Dimora La Corte Ospitale”.

Mentre le fogne, sature per i continui abusi ambientali, allagano la città, in una cucina fatiscente, si muovono otto personaggi vinti dalla vita: Plinio, ex chef stellato oggi in rovina; la moglie Clara, ex lavapiatti con velleità da imprenditrice; il figlio Igor, ossessionato dal videogame “Affonda l’immigrato”; Hope, tuttofare etiope mossa da obiettivi moralmente discutibili; Mohamed, professore in Libano, rider sfruttato in Italia; Patty, madre idealista di Plinio. A loro si uniscono Cesare, aspirante suicida divorato dal senso di colpa, e Mosquito, carcerato costretto ai lavori socialmente utili. Uno spettacolo dove si ride tanto, ma dove non si ride affatto…

Segnalato tra gli spettacoli imperdibili del 2022, Miracoli Metropolitani è stato scritto da Gabriele Di Luca prima dell’emergenza sanitaria Covid 19, già immaginando una società chiusa in casa: trasporti fermi, disoccupazione al 62%, attività commerciali in fallimento, Santa Messa in streaming… Per restituire al pubblico la concretezza delle tematiche trattate, in Miracoli Metropolitani si cucina davvero, favorendo così anche una forte connessione emotiva fatta di rumori, odori e sapori immaginati. Nella loro cucina sgangherata, i protagonisti devono vedersela con ricette assurde per comporre alla meglio il menù europeo, quello asiatico o africano… spesso usando prodotti precotti e presurgelati dalla dubbia provenienza, esclusivamente per soddisfare le richieste di un mercato globale che vuole nutrirsi sempre di più e pagare sempre di meno.

Nella scrittura di questa pièce, Di Luca è difatti ispirato da tre suggestioni: dalla volontà di indagare il tema del cibo come problema reale ma anche bene di lusso; dalla lettura de La sincronicità di Jung, che teorizza l’esistenza degli eventi a-causali che spesso chiamiamo e viviamo come miracoli. E da un fatto di cronaca inquietante e bizzarro: nel 2017 nelle fogne di Londra viene trovato un enorme fatberg (letteralmente un iceberg di grasso). Il “Mostro”, fatto di schifezze che i londinesi hanno gettato nello scarico del wc, pesava 130 tonnellate. “L’esplosione delle fogne – spiega – è il simbolo di un pianeta che si rivolta all’uomo per riaffermare se stesso e ribellarsi a decenni di incurie, prevaricazioni e abusi ambientali”.