Cascina, Tari: ennesima stangata. Rollo: “Altro che resurrezione, è un calvario fiscale”

A seguito della presentazione del piano finanziario in commissione bilancio, arriva la conferma di quanto temuto: anche nel 2025 la TARI aumenta e, con essa, la frustrazione di famiglie e imprese. L’aumento previsto si aggira intorno al 10%, che si somma agli aumenti a doppia cifra dell’ultimo triennio. In appena tre anni, alcune famiglie hanno subito rincari fino al 45%, senza che vi sia stato alcun reale miglioramento del servizio. Il costo complessivo ha raggiunto i 12.511.337euro, segnando un incremento significativo rispetto ai 10.990.621euro del 2024. Potendo coprire, quest’anno, un’entrate tariffarie massima di 9.436.086 euro, la differenza – oltre 3 milioni di euro – sarà inserita nel piano finanziario 2026. Un circolo vizioso che sembra non avere fine. “Altro che resurrezione pasquale – commenta con amarezza il consigliere comunale Dario Rollo di Valore e Impegno Civico – siamo di fronte a un nuovo capitolo del calvario fiscale che pesa sempre sugli stessi: cittadini e attività produttive. Dal 2020 ad oggi, il costo del servizio è aumentato dell’80%, senza alcun miglioramento concreto.” Un dato su tutti rivela la mancanza di controllo: appena 5.000 euro l’entrata da sanzioni per abbandono rifiuti. “Un’ammissione indiretta – incalza Rollo – che i controlli non esistono e che le dichiarazioni dell’amministrazione sui ‘pugni duri’ sono solo slogan.”

Proposte concrete per cambiare rotta

“Non ci limitiamo a criticare – precisa Rollo – è il momento di agire seriamente, su più fronti. Sono proposte che avanziamo da tempo in tutte le sedi”: 1. Rivedere i criteri tariffari, oggi penalizzanti per comuni come Cascina; 2. Controllare periodicamente i costi di RetiAmbiente, per capire dove finiscono le risorse e dove sono i risparmi promessi; 3. Premiare chi differenzia meglio, introducendo la tariffa puntuale (TARIP); 4. Valutare gestioni alternative, come consorzi tra comuni o affidamenti a soggetti più efficienti, rimettendo in discussione il sistema degli Ambiti; 5. Digitalizzare il servizio e renderlo trasparente, con sistemi pubblici di monitoraggio e segnalazione; 6. Potenziare i controlli ambientali con multe reali e interventi mirati contro gli incivili; 7. Sostituire, in attesa di un nuovo modello di gestione, gli attuali vertici aziendali con professionisti competenti, non nomine politiche.

“È ora di invertire la rotta. A Pasqua si parla di rinascita… ma qui, ogni anno, risorge solo la TARI”, conclude Rollo.