La via crucis ambientata ai nostri giorni fa tappa a Staffoli: sabato 31 pomeriggio l’inaugurazione nella chiesa di San Michele

La “Via Crucis ambientata ai nostri giorni” fa tappa a Staffoli. Dopo essere stata esposta a Roffia, La Verna, Siena, San Miniato e Santa Croce sull’Arno sarà visibile a Staffoli nella chiesa parrocchiale di San Michele. Sarà aperta sabato 31 Maggio alle ore 16,00 per poi rimanere visitabile tutti i giorni con l’orario di apertura della chiesa fino al 30 Giugno con ingresso libero.
La cerimonia d’inaugurazione vedrà il saluto del parroco don Raffaele, l’intervento introduttivo di Alma Francesca, vicepresidente di Ucai San Miniato e la presentazione artistica della Dott.ssa Lucrezia Mot.
Sono stati invitati per l’occasione gli artisti che hanno realizzato le stazioni della via crucis: Lori Bagnoli, Sonia Rossetti, Marina Romiti, Vilma Checchi, Lina Vinazzani, Rosanna Costa, Sara Baldinotti, Agnese Trinchetti, Lorenzo Terreni, Sabrina Rossi, Claudio Occhipinti, Alma Francesca, Paolo Grigò, Simonetta Fontani, Gerardina Zaccagnino. Tutti sono invitati a partecipare.
Il progetto espositivo propone una rilettura contemporanea e intensa delle quindici stazioni della Via Crucis attraverso le opere pittoriche degli artisti che hanno saputo declinare il dolore e la speranza del cammino di Cristo con uno sguardo rivolto all’attualità. Ogni stazione diventa così una lente attraverso cui osservare le sfide, le ferite e le rinascite dell’uomo moderno e offre a fedeli, appassionati d’arte e visitatori l’occasione di riflettere sul significato della Via Crucis attraverso il linguaggio potente e suggestivo dell’arte.
“La mostra – spiega Stefania Cioffi, promotrice dell’iniziativa, vuole unire arte e spiritualità all’interno di un evento fortemente radicato nel territorio come è la AgriTractors, manifestazione che celebra la cultura agricola, le tradizioni contadine e la vitalità della comunità locale di Staffoli. Un evento che unisce esposizioni, sfilate di trattori storici, iniziative per famiglie e proposte culturali, tra cui questa mostra d’arte sacra, che aggiunge una dimensione spirituale e riflessiva alla manifestazione”.