Gioco del Ponte, video inedito di edizione degli anni Cinquanta: «Cerchiamo la bobina originale e altri documenti video da digitalizzare» -Presentato il progetto di Mosaico Pisa

È stato proiettato questa mattina nei locali della Mostra permanente delle tradizioni e della storia e dell’identità di Pisa di Palazzo Gambacorti, il video inedito, risalente alla metà degli anni cinquanta del Novecento, che testimonia tutte le fasi del Gioco del Ponte, il corteo, la sfida e il giubilo finale.
«Nella settimana che precede il Gioco sono sempre di più le iniziative che arricchiscono questa fase di attesa – spiega l’assessore alle tradizioni Filippo Bedini -. Questo video dimostra come sia cambiato il Gioco in questi anni, i costumi, le bandiere, gli allestimenti e lo stesso scenario dei Lungarni. Anche questo documento serve a dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, quale fosse all’epoca la partecipazione popolare, l’attaccamento storicamente diffuso al Gioco del Ponte. Mi auguro che questo video possa essere proiettato nei locali della nostra mostra permanente per essere visto dai pisani e dai turisti che la frequentano».

«Il video è un documento curato dall’associazione Acquario della Memoria e conferito da Edo Lupi e Massimo Cioli della Magistratura di San Marco. Una sintesi in quattro minuti, muti e a colori, della sfilata e della vittoria della squadra di San Marco. Il filmato è stato consegnato già digitalizzato (a qualità migliorabile) e con poche informazioni – spiega il presidente di Acquario della Memoria Lorenzo Garzella -. Chi potesse risalire alla bobina originale in pellicola o avesse informazione è pregato di contattare il Comune o Acquario della Memoria».

«Con “Mosaico Pisa” – continua Garzella – invitiamo tutti i pisani a cercare vecchi filmini privati, girati tra gli anni ‘40 e gli anni ‘80: li restaureremo, digitalizzeremo e rielaboreremo per creare un racconto collettivo, dal basso, di Pisa e dei suoi cambiamenti sociali e di costume, soprattutto in rapporto all’impatto delle tre università sulla vita cittadina. Si tratta di una grande occasione, perché, grazie alla Fondazione Pisa e al supporto dei nostri partner, abbiamo finalmente fondi ed energie per salvare le pellicole amatoriali che stanno irrimediabilmente deperendo in cassetti, armadi, cantine, garage e soffitte, e che – messi insieme – rappresentano uno spaccato prezioso e irripetibile della storia del nostro territorio, un mosaico collettivo che descrive come si festeggiava, come ci si vestiva, cosa si mangiava, come ci si spostava, e molto altro, più o meno dagli anni 50 agli anni 80».

L’insieme dei film di famiglia rappresenta un bagaglio di grande importanza storica e sociale, è una chiave d’accesso affascinante per cogliere le trasformazioni delle città ed i cambiamenti della società, soprattutto nel periodo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio degli anni ’80. Rappresentano uno sguardo alternativo rispetto ai filmati istituzionali, spesso inflazionati e distaccati. Sulla scia dell’esperienza di ‘MemorySharing’, Acquario della Memoria inizia una campagna di raccolta delle vecchie pellicole che restaurerà, digitalizzerà e rielaborerà trasformandole in un racconto collettivo della città con un’attenzione particolare al rapporto di Pisa con le sue tre università.

Tutti possono contribuire andando a scovare nelle soffitte i vecchi filmati in super8, 8mm e 9,5mm Pathè-Baby e portandoli nei punti di raccolta allestiti in città dalla prossima settimana. Nell’atrio di Palazzo Gambacorti, mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17; presso il cinema Arsenale (vicolo Scaramucci e Via San Martino) e lo spazio Mumu (San Martino a Ulmiano) su appuntamento. Oppure contattando l’associazione Acquario della Memoria via whatsapp al 371-6520416, via mail ad acquariomemoria@gmail.com o sul sito www.acquariodellamemoria.com. I donatori riceveranno indietro la propria pellicola restaurata ed una copia digitalizzata.

Dopo la fase di raccolta, restauro ed archiviazione si passerà alla ricerca universitaria, con corsi dedicati, e alla rielaborazione in contenuti per il grande pubblico. Dal boom economico all’emancipazione femminile, dalla contestazione alle feste private, dallo sport professionistico e amatoriale alle manifestazioni storiche: i filmati saranno tessere di un mosaico che si comporrà a dipingere l’evoluzione dei costumi e dei quartieri cittadini, sempre con un’attenzione particolare all’impatto dell’università la cui diffusione capillare ha plasmato la città sia socialmente sia urbanisticamente. Il risultato sarà una serie di contenuti diffusi con vari mezzi multimediali tra cui proiezioni con musica dal vivo, letture, installazioni, tour di “walking cinema”. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Pisa ed ha la collaborazione di Comune di Pisa, Università di Pisa, Cineclub Arsenale, 8mmmezzo di Livorno, Alap.