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Giardino La Nunziatina, Giovedì 26 giugno, ore 19,30 – Via La Nunziatina 11, Pisa
Dopo il successo del primo incontro, tornano al Giardino La Nunziatina di Pisa gli Aperitivi Scientifici proposti dalla Commissione Divulgazione del Dipartimento di Farmacia, per scoprire la scienza con gusto e raccontarla in modo informale e stimolante.
Appuntamento in calendario per il 26 giugno alle 19,30. Nell’incontro “Acqua e arsenico, un problema globale: la risposta della chimica fra storia e geografia“, tenuto dal professor Christian Silvio Pomelli, si parlerà di contaminazione da arsenico nelle acque, un tema di forte impatto globale, affrontato attraverso la lente della chimica e con uno sguardo interdisciplinare tra storia e geografia. Un’occasione di approfondimento scientifico e confronto, in un contesto conviviale nel cuore della città.
L’evento è a ingresso gratuito, il drink non è incluso ed è a carico dei partecipanti.
È gradita la prenotazione a questo link
I PROSSIMI EVENTI
Il Giardino urbano La Nunziatina, nel centro storico di Pisa, a due passi da Corso Italia, è un’arena estiva con cocktail bar e ristorante. Ingresso libero. Aperto dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 24, il venerdì il sabato dalle 18 all’una di notte, la domenica dalle 18 alle 24
Segui l’estate del Giardino La Nunziatina su Facebook @lanunziatinapisa e Instagram @lanunziatinapisa
LA STORIA DEL GIARDINO
La fama del giardino di palazzo Mastiani Brunacci, per l’identità esclusiva, per la rarità delle sue piante e per il suo assetto, si deve a Elena Amati, che sposò il cavalier G. F. Mastiani Brunacci, il più ricco dei maggiorenti pisani. Sia il palazzo che il giardino nel XIX secolo furono l’occasione mondana più ambita dell’aristocrazia e dei grand tourist: Madame de Staël, la contessa d’Albany, la duchessa de Berry, Vittorio Alfieri, lord William Hamilton, Elisa Baciocchi Bonaparte, Cammillo e Paolina Borghese, i principi Torlonia, Giacomo Leopardi, furono gli ospiti con i quali Elena aveva rapporti di consuetudine. Non conosciamo il nome del progettista, per l’irreparabile perdita dell’archivio familiare, ma si può ipotizzare che la Mastiani si sia affidata all’architetto Gherardesca che in quel periodo aveva realizzato il monumentale scalone del palazzo e il limitrofo giardino Venerosi Pesciolini.
Nel 1805 lo scienziato Gaetano Savi dedicò alla Mastiani il suo trattato Materia Medica vegetabile Toscana, perché la gentildonna aveva voluto nel suo palazzo un vago Giardino in cui “le piante più belle formano un variato spettacolo”. Sappiamo così che nel Giardino erano presenti i rari Gymnocladus Canadensis, il Laurus Camphora, originario del Giappone, la Sophora Tetraptera, originaria della Nuova Zelanda. Coevo al trattato del Savi, probabilmente di sua mano, è un rarissimo opuscolo Catalogo delle piante del Giardino Mastiani. Una carta eseguita dall’ingegnere Giacinto Van Lint ci restituisce una pianta del giardino con la presenza, addossata ad un muro di recinzione, di una nicchia a grottesca (forse con statua), di una fontana, di aiuole articolate secondo geometrie e simmetrie ben precise, piedistalli su cui poggiavano i vasi delle piante di agrumi. Il giardino, dopo un periodo in cui è stato cinema all’aperto, è stato riaperto al pubblico solo nel 2021.