Pisa, intitolata all’archeologa Graziella Berti l’area verde in via Napoli

Si è tenuta ieri mattina, venerdì 20 giugno, la cerimonia d’intitolazione all’archeologa Graziella Berti del parco in via Napoli nel quartiere di Porta a Lucca. Durante le celebrazioni sono intervenute l’assessore ai servizi demografici e toponomastica, Gabriella Porcaro, e la presidente della Società storica pisana, Gabriella Garzella.

“Oggi (ieri, ndr) – ha detto l’assessore ai servizi demografici e alla toponomastica, Gabriella Porcaro – celebriamo la memoria e il contributo straordinario di Graziella Berti, chimica e archeologa, figura di riferimento negli studi su Pisa e il Mediterraneo. Con questa intitolazione vogliamo rendere omaggio a una donna che, pur essendo originaria di Lucca, è diventata pisana d’adozione, innamorandosi profondamente della nostra città e dedicando la sua vita alla ricerca storica e archeologica. Graziella Berti ha studiato con rigore e passione le ceramiche pisane importate dai paesi arabi, che hanno arricchito le chiese cittadine con splendide decorazioni. Queste ceramiche, poi riprodotte a Pisa, hanno raggiunto luoghi lontani fino al sud della Francia, testimonianza dell’importanza dei nostri commerci e della nostra arte nel Medioevo. Riconosciuta a livello internazionale, ha pubblicato testi fondamentali sull’archeologia medievale. Graziella Berti è stata, ed è ancora oggi, un esempio da seguire: una donna che ha saputo unire scienza e passione, lasciando un’eredità preziosa che vogliamo trasmettere alle future generazioni. L’area a lei dedicata si trova proprio di fronte alle scuole dell’infanzia Parmeggiani, così i bambini che la frequentano potranno imparare fin da piccoli il suo nome. Questo potrà stimolare la loro curiosità, spingendoli a conoscere meglio la sua figura e il suo importante contributo alla città. Questa intitolazione fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione della toponomastica al femminile nella nostra città, un impegno concreto per dare visibilità a donne di diverse origini, competenze e storie, che con il loro lavoro hanno lasciato un segno profondo nella nostra comunità”.

Il ricordo dell’archeologa prosegue nel pomeriggio, a partire dalle 17, nella Sala delle Baleari di palazzo Gambacorti, con l’incontro “Omaggio a tre donne eccellenti nella lunga storia di Pisa”, dedicato, oltre a Graziella Berti, alle figure storiche di Matilde di Canossa e Matilde Calandrini. Si tratta di un’iniziativa nell’ambito del progetto nazionale “L’Italia delle Donne”, realizzata in collaborazione con la Società Storica Pisana e la Domus Mazziniana. Parteciperà all’incontro l’assessore alle pari opportunità, Gabriella Porcaro, e interverranno Maria Luisa Ceccarelli Lemut, docente ordinaria emerita della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, Piero Finelli, direttore della Domus Mazziniana, e l’archeologa Marcella Giorgio, curatrice delle giornate di studi “Storie (di) Ceramiche”.

Graziella Berti (nata Maria Grazia Mariani) è stata una figura di spicco nell’archeologia medievale italiana, con formazione in chimica applicata a studi archeometrici e ceramologici. Ha avviato e promosso a Pisa la ricerca sulle ceramiche medievali, in particolare i “bacini ceramici” decorativi, pubblicando nel 1981 un’opera divenuta pietra miliare nel campo. Studiosa innovativa per il suo approccio interdisciplinare, Graziella Berti è stata tra i primi a introdurre l’archeometria in ambito ceramologico, formando generazioni di specialisti. Grazie ai suoi studi Pisa è stata valorizzata come crocevia culturale e commerciale del Mediterraneo medievale. Insignita di ruoli ufficiali, tra cui quello di ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, la sua figura continua a ispirare studi e giornate dedicate al settore nella città di Pisa e in tutta Italia.