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Nel corso dell’ultimo mese, la Polizia di Stato ha continuato il proprio fattivo impegno all’interno del complesso settore dell’immigrazione.
Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Pisa si è concretizzato sia sul lato dell’attività inclusiva delle comunità straniere, sia su quello dell’attività espulsiva degli stranieri irregolari socialmente pericolosi.
In particolare, nel solco di un’intrapresa azione di facilitazione alla regolarizzazione in una cornice di piena legalità, sono stati rilasciati circa 1.500 titoli di soggiorno ai cittadini stranieri che, in possesso dei requisiti di legge, hanno quindi ottenuto un riconoscimento formale in ordine alla legittimità della permanenza sul territorio italiano, in modo da consentire loro di raggiungere sempre maggiori livelli di integrazione nel tessuto sociale, economico e culturale della comunità ospitante.
Nel contempo, in riferimento alle verifiche connesse alle posizioni amministrative di 8 cittadini stranieri irregolarmente soggiornanti in Italia che, turbando l’ordinata e civile convivenza sociale, ponevano in essere molteplici ed abituali condotte criminose, soprattutto contro il patrimonio e la persona, si è proceduto con l’attività espulsiva eseguita, in 5 casi, mediante l’accompagnamento coattivo alla frontiera e, in altre 3 situazioni, con l’inserimento in Centri di Permanenza per i Rimpatri.
In dettaglio, tra i destinatari di provvedimento questorile di ritorno in patria, si segnalano 3 giovani cittadini stranieri che si erano resi autori di numerosi furti in abitazione e in esercizi commerciali in diverse province toscane, oltreché di possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e di ricettazione di monili in oro e oggetti preziosi; inoltre, uno straniero che, nel corso dei vari controlli di polizia aveva fornito 8 alias, era stato anche denunciato all’autorità giudiziaria per falsa attestazione a pubblico ufficiale sull’identità e per rissa e lesioni personali commessi durante il periodo di detenzione presso la Casa Circondariale di Prato; infine, un soggetto, classe ’94, che si era recentemente evidenziato in Pontedera per i delitti di estorsione, di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, di lesioni personali e di porto di armi od oggetti atti ad offendere.