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“Il Consiglio comunale di Cascina dovrebbe occuparsi delle vere priorità dei cittadini e non trasformarsi in un’arena per battaglie geopolitiche che travalicano ruolo, competenze e responsabilità di un ente locale. La mozione presentata dal centrosinistra sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulle sanzioni contro Israele è stata un esercizio ideologico, sbilanciato, incoerente e privo di visione strategica.” Così Dario Rollo, consigliere comunale di Valori e Impegno Civico, ha motivato il suo voto contrario alla mozione proposta in aula.
“Siamo di fronte – ha dichiarato – a un testo che ignora volutamente la complessità del conflitto in Medio Oriente, che non distingue tra l’OLP e Hamas, e che pretende di parlare di pace legittimando, di fatto, un’organizzazione terroristica finanziata e armata dall’Iran, lo stesso regime teocratico contro cui molti esponenti della sinistra italiana scendono in piazza quando si tratta di difendere i diritti delle donne e la libertà d’espressione.” Rollo ha anche evidenziato il pericolo di applicare un approccio ideologico alla politica estera, come già accaduto con la guerra in Ucraina: “L’Unione Europea ha assunto posizioni radicali che l’hanno esclusa da qualsiasi tavolo negoziale, senza ottenere vantaggi concreti per i suoi cittadini. Vogliamo replicare lo stesso errore anche nel Mediterraneo, mettendo a rischio i nostri rapporti strategici, energetici e di sicurezza con Israele?” Il consigliere ha inoltre sottolineato le numerose contraddizioni contenute nella mozione: “Si cita la risoluzione ONU del 1974 sull’OLP, che oggi non ha alcun controllo su Gaza. Si loda il Sudafrica, ma si omette che è parte dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e vota regolarmente contro le risoluzioni occidentali. Si prende a modello la Spagna, che però ha negato l’indipendenza alla Catalogna in nome dell’unità nazionale. Dove sta la coerenza?” In conclusione, Rollo ha ribadito la necessità di un approccio equilibrato, informato e responsabile: “L’Italia deve rimanere una nazione credibile, in grado di dialogare con tutte le parti in campo. Non può permettersi di schierarsi in modo fazioso in un conflitto tanto delicato, mettendo a rischio la propria sicurezza, il proprio ruolo diplomatico e i propri interessi economici. La pace si costruisce con la fermezza e la ragione, non con mozioni sbilanciate e slogan ideologici.”