Alle Colline geotermiche un Pirandello in coro, targato Portogallo e Italia

Domenica 20 luglio, a Castelnuovo Val di Cecina (Pisa), debutta in anteprima assoluta “La strana storia della signora Frola e del signor Ponza suo genero”. Appuntamento doppio (ore 19 e ore 21.30) sotto la Voltola nel cuore del borgo, per una doppia regia. A firmare l’allestimento sono Marco Pasquinucci, direttore di Officine Papage e Carlo J. Pessoas, direttore del Teatro da Garagem di Lisbona.

Lo spettacolo propone una rivisitazione inedita del “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello. L’intreccio tra realtà e finzione della parabola si moltiplica all’infinito,  grazie al gioco poliedrico animato dal coro degli attori da cui emergono di volta in volta i personaggi della storia.

“La scelta nasce dal desiderio di mettere in scena innanzitutto la comunità, il gruppo che vuole sapere ad ogni costo, fino all’esercizio della violenza. – spiega Pasquinucci – Avido di verità assoluta e nello stesso tempo ansioso di identificarsi con i protagonisti del misterioso triangolo, come gli spettatori di una serie tv o i milioni di follower che affollano i social di oggi hanno bisogno di identificarsi nei vip da cui sono ossessionati.”

In uno scenario ispirato agli anni ‘50, l’alba della nostra modernità, si muovono i giovani interpreti dello spettacolo: Benedetta Berti, Dario Furini, Tiago Martins Ghilli, Emanuele Niego e Benedetta Tartaglia. Corifeo del racconto è naturalmente Lamberto Laudisi, interpretato dallo stesso Marco Pasquinucci: un deus ex machina che nel finale a sorpresa sarà anch’egli travolto dalla spirale inestricabile del dubbio. Forse tutto è finzione, e l’unica realtà è proprio quella presente degli attori in scena.

Il celebre testo di Pirandello ci mostra ancora la sua grande attualità, raccontando con lucidità tagliente questo nostro caotico, arrogante e pericoloso presente. Un momento storico dominato dalla semplificazione, dalla presunzione di sapere e potere conoscere tutto, dalla saturazione delle informazioni, dall’industria delle fake news, dall’istantaneità della comunicazione che rende fittiziamente accessibile qualsiasi luogo, qualsiasi tempo, qualsiasi cosa. Ma la performance interroga anche l’arte del teatro, della finzione per eccellenza e per lavoro, della professione di “raccontare bugie” nel modo più sincero e vero possibile.

La riduzione drammaturgica dello spettacolo – tradotto in diverse lingue con Smart Glasses – è di Marco Pasquinucci, Dario Furini ed Emanuele Niego, le luci di Diego Ribechini, scene e costumi di Valentina Albino e Alice Piscitelli. Prima spettatrice Laura Bevione. Lo spettacolo sarà ripreso in autunno in Portogallo e in Italia.