San Miniato, La corte dei Loggiati di San Domenico diventa piazza Andrea Camilleri. L’inaugurazione con Luca Zingaretti

Una targa in ottone con la dicitura “Andrea Camilleri – Scrittore e drammaturgo (1925 – 2019)” sarà affissa alle pareti della corte interna dei Loggiati di San Domenico, di fronte alla biblioteca “Luzi”, a ricordare che questo spazio è dedicato a uno degli intellettuali più importanti del nostro tempo. Nel centenario della sua nascita, il Comune di San Miniato ha voluto rendergli omaggio con l’intitolazione di una piazza del centro storico proprio durante la 79^ Festa del teatro, il cui spettacolo principale è “Autodifesa di Caino”, interpretato da Luca Zingaretti che, insieme al sindaco, ha scoperto la targa. Il pomeriggio si è aperto con un momento celebrativo in Sala del Consiglio, dove il sindaco Simone Giglioli e il presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini hanno portato i saluti istituzionali, e poi alcuni ricordi, tra cui quello dell’ex sindaco Angelo Frosini, che portato i ricordi degli anni di Prima del Teatro e e letto il suo racconto “L’ombrello di Noè” proprio dedicato al suo personale incontro con Camilleri. Negli anni ’50, il giovane scrittore siciliano era infatti stato a San Miniato per collaborare con il maestro Orazio Costa ad alcune messe in scena di spettacoli del Dramma, poi successivamente era tornato in veste di docente di Prima del teatro, la scuola di teatro organizzata dalla Fondazione Teatro di Pisa e dall’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma. I fili del suo legame con la Città si sono poi riannodati nel 2024, quando nell’archivio del Dramma Popolare è spuntato un testo inedito del giovane Camilleri, “Il santo nero”, inviato nella città della Rocca dallo stesso scrittore siciliano, per un concorso bandito dall’Istituto nel 1951, un ritrovamento che ha portato alla decisione di mettere in scena “Autodifesa di Caino”, il testo che avrebbe dovuto presentare lui stesso nel 2019, se la morte non lo avesse colto prima.

“La scelta di dedicare questo spazio a Camilleri nasce da molte ragioni, ma soprattutto da un rapporto autentico, che questo grande autore ha mantenuto negli anni con la città di San Miniato. Fu infatti più volte ospite del nostro Dramma Popolare, contribuendo con la sua intelligenza e sensibilità alla riflessione pubblica sul ruolo del teatro, della parola e della memoria. La sua presenza qui, i suoi interventi, le sue relazioni con il nostro tessuto culturale hanno lasciato un segno profondo, umano prima ancora che artistico – commenta il sindaco di San Miniato, Simone GiglioliÈ anche in virtù di questo legame concreto e affettuoso che abbiamo ritenuto giusto e doveroso consegnare alla città un luogo che ne porti il nome, nel cuore del centro storico, in uno spazio di incontro, dialogo e bellezza, quale è la corte dei Loggiati di San Domenico. Intitolare una piazza ad Andrea Camilleri significa affermare la centralità della cultura nella vita pubblica. Camilleri è stato un intellettuale che ha saputo parlare a tutti, che ha trasformato la lingua in un ponte tra territori e generazioni, che ha restituito dignità narrativa a chi spesso non ha voce, con ironia, lucidità e profondo senso etico”.