Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Ieri, insieme ad altre 500 persone, come Toscana Rossa abbiamo preso parte alla cerimonia funebre per Marah Abu Zuhri al Parco della Pace di Pontasserchio. È stato un momento di raccoglimento e cordoglio per la comunità palestinese toscana e per tutte le persone solidali con la Palestina e la sua causa, davanti al feretro di un’altra vittima del genocidio perpetrato dall’entità sionista.
La cerimonia è stata anche un’occasione di denuncia politica: nelle parole dell’imam di Firenze Izzedin Elzir e nella contestazione al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, anche lui presente alla cerimonia, si sono uniti i puntini della catena di responsabilità che ha portato alla morte di Marah.
Queste le dichiarazioni di Caterina Manicardi, candidata alle regionali con Toscana Rossa, nella circoscrizione di Pisa:
“L’industria italiana continua ad inviare armi e materiale bellico verso Israele, come documentato anche da una recente inchiesta di Altreconomia. A quasi due anni dal 7 ottobre e a 77 dalla Nakba, le istituzioni italiane e occidentali continuano a fornire copertura ideologica e impunità totale a Israele e ai sionisti nostrani, lavandosi la coscienza con operazioni umanitarie. Nel suo intervento, Giani ha più volte richiamato i bambini palestinesi in cura all’ospedale Meyer, la cui fondazione è saldamente nelle mani del console onorario di Israele, Marco Carrai. Una situazione che mesi di presidi, campagne, una raccolta firme e persino una lettera aperta indirizzata allo stesso governatore non sono riusciti a modificare, scontrandosi col muro di gomma innalzato dalle istituzioni.
Mentre Giani veniva giustamente contestato, la digos non ha mancato di filmare chi esercitava il proprio diritto al dissenso, davanti a un’ipocrisia sempre più difficile da occultare. Alla cerimonia era presente anche la prefetta di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, la stessa che non mostrò nessun tipo di apertura quando, diverse forze politiche e studentesche della città, chiesero il ritiro delle denunce nei confronti degli studenti e delle studentesse manganellate in via San Frediano il 23 febbraio 2024 mentre manifestavano in solidarietà con la resistenza Palestinese.
Noi non dimentichiamo chi ha difeso e continua a difendere il progetto sionista e a criminalizzare la solidarietà alla Palestina, piangendo lacrime di coccodrillo quando esposto alle conseguenze materiali delle proprie azioni.”
Fuori i sionisti dalla Toscana, giustizia per Marah, giustizia storica per un popolo che resiste per esistere.
Al fianco della resistenza palestinese fino alla vittoria!