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La replica della consigliera Pd Maria Antonietta Scognamiglio alle parole apparse sulla stampa: “I parcheggi a cui l’assessore fa riferimento rispondendo alla mia richiesta di un intervento urgente (senza aspettare fine settembre, quando è stata convocata la commissione sul tema) sono altri. Si tratta infatti dei consueti stalli per disabili (previsti dalla legge) e se è vero che sono stati realizzati in via Rindi, sul controviale all’altezza con via XXIV Maggio (quindi limitrofi allo Stadio), potranno essere utilizzati da qualsiasi cittadino con disabilita. Nei giorni di match potrebbero, quindi, anche risultare occupati da una qualsiasi auto purché munita di contrassegno, ovvero turisti, persone che vanno a pranzo fuori la domenica o parcheggiano in zona per fare una passeggiata in centro e – anche, va detto – di coloro che usano il contrassegno in modo improprio.
La richiesta formulata è, invece, quella di un’area dedicata e controllata per accogliere i mezzi dei tifosi con disabilità muniti di biglietto, come in tutti gli stadi d’Italia.
È inoltre importante riflettere sulla dislocazione: gli stalli realizzati da Pisamo ad inizio agosto, cui si riferisce l’assessore Gambini, si trovano proprio di fronte ai cancelli della gradinata e molto vicini alla curva nord. In un’area frequentata da un numero altissimo di persone, comprese famiglie con bambini. Quindi se davvero fosse stata individuata quella zona come area dedicata (e non lo sappiamo), sarà necessario garantire che i posti rimangano tutti liberi in concomitanza con la partita e che ci siano le condizioni di sicurezza per raggiungerli. Non solo: è scontato che non ci potranno essere intorno motorini in sosta, furgoni per la vendita di panini o merchandising vari come è avvenuto fino ad oggi. L’area – lo ribadiamo – deve essere controllata e riservata perché in quel contesto chiamare i vigili urbani e far spostare un mezzo sarebbe pressoché impossibile”.
La conclusione: “Quando si parla di un progetto di mobilità per la persona con disabilità vanno forse pensati più aspetti, che a volte sfuggono anche a chi amministra ma in realtà chi li vive li conosce. Ecco il motivo per cui la discussione in commissione è fondamentale per trovare insieme soluzioni compensative ma non certo il 26 settembre, perché saremo in pesantissimo ritardo. Caro assessore, mi permetta, qui la sensibilità c’entra poco, occorre lavorare insieme”.