Per un’altra Università: fermare la riforma del preruolo e i tagli al FFO: venerdì pomeriggio iniziativa in Sala Baleari a Pisa

Iniziativa venerdì 9 maggio in Sala delle Baleari alle ore 17, organizzata dai Senatori PD e Giovani democratici di Pisa e della Toscana, concluderà i lavori la senatrice D’Elia.
Un’iniziativa nel cuore pulsante della democrazia cittadina con a tema la Riforma del preruolo e i tagli al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), dal titolo “Per un’altra università: fermare i tagli e la riforma del preruolo”, si terrà il prossimo venerdì 9 maggio in sala delle Baleari alle ore 17. Ad organizzarla il gruppo del Partito democratico al Senato della Repubblica e i Giovani democratici di Pisa città e della Toscana.

Interverranno la senatrice Pd Ylenia Zambito, la senatrice Pd Cecilia D’Elia, esponente della VII commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) del Senato. il segretario generale Cgil Alessandro Gasparri, la segretaria generale Cisl Giorgia Bumma e il coordinatore Uil Gabriele Gerini, insieme a Pasquale Cuomo segretario generale Flc-Cgil Toscana, la segretaria generale Filcams Cgil Pisa Catia Santochi e la delegata Uil Giulia Nocerino.

“Il Governo deve tornare indietro sulla riforma e stabilizzare le figure professionali rilanciando l’università pubblica. È il momento di dare forza all’opposizione nelle aule del Parlamento rafforzando una connessione con il mondo dei sindacati e dei movimenti studenteschi”, affermano la senatrice Pd Ylenia Zambito e il segretario Gd Pisa Enrico Bruni.

“Invitiamo il mondo accademico – proseguono – a partecipare ad un’iniziativa su un tema che interessa direttamente Pisa, città dei saperi, della ricerca, con le migliaia di studenti e di lavoratori universitari che la animano e che contribuiscono in maniera determinante a sostenerne le basi di città aperta al Paese, all’Europa, al Mondo”

I problemi hanno ovviamente ricadute locali. “Oltre alla riforma del preruolo infatti, preoccupano i tagli ministeriali al fondo di finanziamento ordinario che ha costretto le università, come ad esempio quella di Pisa, a dover ricorrere ad un consistente ridimensionamento dei servizi dell’ateneo, a partire dalle biblioteche fino ad arrivare ai servizi di portierato e multiservizi”, concludono Bruni e Zambito.