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Verso lo sciopero generale contro la guerra del 20 Giugno e della manifestazione nazionale del 21 Giugno a Roma in Piazza Vittorio.
L’attacco criminale dei sionisti all’Iran rappresenta un ulteriore tassello verso la guerra mondiale.
Dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la pericolosità di Israele per l’umanità. Sono chiare ed evidenti le responsabilità di un Occidente collettivo che, nonostante alcune tirate d’orecchie di facciata supporta e sostiene Israele: il sionismo, pur agendo con una sua autonomia politica, assume il ruolo di cane pazzo di un imperialismo che vede nella guerra la risoluzione della crisi strutturale.
Lo stesso attacco di oggi potrebbe aver avuto il supporto ed il sostegno statunitense.
È questo il vero volto dell’imperialismo occidentale. In questi giorni gli Stati Uniti lo stanno mostrando direttamente in casa con la repressione brutale delle manifestazioni e delle proteste contro le politiche razziste e di deportazione del governo USA.
Così come l’Unione Europea con il suo piano di riarmo e il tentativo di militarizzare e mobilitare ideologicamente il giardino contro la giungla.
In questo contesto caratterizzato da crisi e guerra diventa necessario lottare senza ambiguità. Ci mobilitiamo contro il riarmo europeo in ogni sua forma, sia nazionale come nel piano UE sia comunitario, come invece sostenuto dalla maggioranza Von Der Layen rappresentata in Italia dalle forze del governo Meloni e dal centrosinistra europeo che parla di rafforzamento della sicurezza europea nel contesto attuale.
Per tutte queste ragioni ed in vista dello sciopero generale di promosso da USB e dagli altri sindacati di classe del 20 Giugno, a Pisa presidio in Piazza V.Emaniele alle h.11 e del corteo nazionale del 21 Giugno h.14 in piazza Vittorio a Roma contro il vertice NATO dell’Aja del 24-26 giugno, abbiamo convocato una conferenza stampa davanti a Camp Darby. Proprio davanti dalla base statunitense partono e transitano le armi verso i diversi scenari di guerra, parte di quell’hub della guerra toscano, che avrà un ruolo drammaticamente centrale nel paventato intervento USA in Iran. Una base pienamente in funzione e in ampliamento, come dimostrato dall’ interruzione della circolazione ferroviaria civile da Pisa e Livorno di questi giorni: lavoratori e studenti bloccati per l’adeguamento della ferrovia per il trasporto armi, questo è lo scenario causato dalle scelte riarmiste della classe politica da centrosinistra a centrodestra, dal Governo Meloni, passano da Giani e Conti.
Mentre ascoltiamo le tante chiacchiere prive come sempre di contenuti politici di chi oggi si dice indignato per Gaza; apprendiamo un’importante lezione di solidarietà internazionalista da Marsiglia, da Genova, da Livorno, da Salerno e da Scilla: fermare le armi è possibile!
Costruiamo l’opposizione e un’alternativa indipendente, contro la guerra, la Nato e le politiche europee di riarmo e difesa comune, per la spesa sociale e contro le spese militari!
Contro il terrorismo di Israele e dei suoi mandanti occidentali, al fianco della resistenza del popolo palestinese e di tutti i popoli aggrediti dal sionismo!
Potere al Popolo, per la Rete Disarmiamoli