Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Prosegue con successo al Giardino La Nunziatina il ciclo di appuntamenti di Scrittori in Borgo, la rassegna letteraria curata dalla Libreria Ghibellina grazie allo sponsor Pharmanutra.
Lunedì 30 giugno (ore 18) Marco Malvaldi presenterà il suo ultimo libro Piomba libera tutti, appena pubblicato da Sellerio. L’autore pisanodialogherà con Samantha Bruzzone.
Il libro:
Al BarLume è rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. I vecchietti e il barrista Massimo tornano a indagare a Pineta mentre il lettore condivide con loro la suspense del delitto e la malinconia del ricordo. È inizio estate a Pineta e un po’ tutti sono alle prese con importanti novità. La figlia di Massimo, la piccola Matilde, cresce e ha scoperto la parola «no». La madre di Massimo invece è andata in pensione e torna ad abitare in pianta stabile a Pineta: Massimo se la ritrova dappertutto. È vero che nel bar è rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. È morto in primavera Aldo, investito sulle strisce pedonali da una bicicletta. I vecchietti hanno perso un compagno, ma al BarLume Aldo è più vivo che mai nei ricordi sempre allegri dei suoi compari di briscola. Massimo, oltre che unico erede insieme a Tiziana, è stato nominato esecutore testamentario: compito più bizzarro, trovare un acquirente per la sterminata collezione di cd e vinili di Aldo. Per risollevare i vecchietti dalla nostalgia per l’amico scomparso, il vicequestore Alice Martelli li coinvolge, con la dovuta cautela, nella sua ultima indagine. Giada Meini, sessant’anni, impiegata delle poste, è stata strangolata nel parcheggio del suo condominio in centro a Pisa. Tutti gli inquilini del palazzo la detestavano per una serie di ripicche condominiali e perché, voci corrono per l’androne, pare che la megera fosse incline al ricatto. Tra dicerie, reticenze, false piste, rancori sepolti, la caccia all’assassino si rivela un’impresa davvero ardua. Soprattutto se i vecchietti iniziano con le loro illazioni e pure Aldo, dall’altra vita, ci mette lo zampino. Tra i condomini sospettati c’è anche Viola Stefanelli, collezionista di cd e vinili che Massimo ha incontrato per la vendita della collezione ereditata. Marco Malvaldi ci consegna un giallo spiazzante e spassoso che trascina il lettore tra i tavoli del BarLume a condividere con i vecchietti la suspense del delitto e la malinconia del ricordo.
——————
I PROSSIMI EVENTI
Il Giardino urbano La Nunziatina, nel centro storico di Pisa, a due passi da Corso Italia, è un’arena estiva con cocktail bar e ristorante. Ingresso libero. Aperto dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 24, il venerdì il sabato dalle 18 all’una di notte, la domenica dalle 18 alle 24
Segui l’estate del Giardino La Nunziatina su Facebook @lanunziatinapisa e Instagram @lanunziatinapisa
——————
LA STORIA DEL GIARDINO
La fama del giardino di palazzo Mastiani Brunacci, per l’identità esclusiva, per la rarità delle sue piante e per il suo assetto, si deve a Elena Amati, che sposò il cavalier G. F. Mastiani Brunacci, il più ricco dei maggiorenti pisani. Sia il palazzo che il giardino nel XIX secolo furono l’occasione mondana più ambita dell’aristocrazia e dei grand tourist: Madame de Staël, la contessa d’Albany, la duchessa de Berry, Vittorio Alfieri, lord William Hamilton, Elisa Baciocchi Bonaparte, Cammillo e Paolina Borghese, i principi Torlonia, Giacomo Leopardi, furono gli ospiti con i quali Elena aveva rapporti di consuetudine. Non conosciamo il nome del progettista, per l’irreparabile perdita dell’archivio familiare, ma si può ipotizzare che la Mastiani si sia affidata all’architetto Gherardesca che in quel periodo aveva realizzato il monumentale scalone del palazzo e il limitrofo giardino Venerosi Pesciolini.
Nel 1805 lo scienziato Gaetano Savi dedicò alla Mastiani il suo trattato Materia Medica vegetabile Toscana, perché la gentildonna aveva voluto nel suo palazzo un vago Giardino in cui “le piante più belle formano un variato spettacolo”. Sappiamo così che nel Giardino erano presenti i rari Gymnocladus Canadensis, il Laurus Camphora, originario del Giappone, la Sophora Tetraptera, originaria della Nuova Zelanda. Coevo al trattato del Savi, probabilmente di sua mano, è un rarissimo opuscolo Catalogo delle piante del Giardino Mastiani. Una carta eseguita dall’ingegnere Giacinto Van Lint ci restituisce una pianta del giardino con la presenza, addossata ad un muro di recinzione, di una nicchia a grottesca (forse con statua), di una fontana, di aiuole articolate secondo geometrie e simmetrie ben precise, piedistalli su cui poggiavano i vasi delle piante di agrumi. Il giardino, dopo un periodo in cui è stato cinema all’aperto, è stato riaperto al pubblico solo nel 2021.