Uniti per Calci, via Roma: “Vergogna e costi infiniti”

Il solito rabbercio: a Calci la sinistra continua a usare le opere pubbliche come spot.
Ancora una volta assistiamo al solito copione: opere pubbliche necessarie, annunciate per anni, terminate in fretta e furia in prossimità di eventi pubblici o scadenze elettorali.
Dopo il ben noto caso del tratto di via Roma lato Certosa, “concluso” lo scorso anno alle 18 del venerdì di chiusura della campagna elettorale – con la molatura della strada eseguita mesi dopo – oggi ci risiamo con i lavori sul tratto da Via Brogiotti a Via Ruschi.
Parliamo dell’asse principale del paese, sul quale si affacciano anche diverse attività commerciali. Una strada rifatta dopo quindici anni dal primo intervento, a cui sono seguite buche e rattoppi, e che è costata complessivamente – tra allora e oggi – ben oltre 500.000 euro.
Si tratta di neanche 200 metri di carreggiata a cui si aggiunge piazza Cavallotti, con lavori iniziati il 10 marzo, presentati come un cantiere da concludere in quattro mesi, ma che invece proseguono, in corsa contro il tempo, a pochi giorni dalla Fiera del Patrono.
Sono infatti previsti lavori, con relativa chiusura al traffico di via Roma e Piazza Cavallotti, da lunedì 28 luglio fino a venerdì 1 agosto alle 13; e la Fiera inizierà poche ore dopo. Ad oggi, mancano ancora la molatura dell’asfalto, la segnaletica orizzontale e verticale, i percorsi tattili agli incroci, le panchine e gli arredi urbani.
Se questa non è gestione sciatta, confusa e irrispettosa verso cittadini e commercianti, allora cos’è?
Non dimentichiamo, infatti, che i commercianti della zona in questi mesi hanno subito una riduzione del lavoro, tra accessi limitati e viabilità modificata. Lo storico mercato settimanale è stato spostato in piazza del Poggio, generando disagi per gli operatori e contribuendo a svuotare ulteriormente il centro.
E nonostante tutto ciò, la maggioranza si vanta pure di aver “riaperto prima”. Sì, con auto parcheggiate sui percorsi pedonali, cartelli mobili, new jersey colorati e transenne disseminate lungo la via principale. Il tutto in pieno svolgimento di eventi pubblici nella piazza centrale del paese.
Bella immagine per Calci! Bel biglietto da visita per i turisti!
È questo il rispetto che il paese merita? I cittadini chiedono trasparenza, pianificazione e decoro, non interventi last minute utili solo alla propaganda. La sinistra calcesana deve smettere di usare i cantieri come passerelle, da inaugurare in extremis con nastri da tagliare e foto autocelebrative per i social.
Le opere pubbliche non sono un giocattolo per alimentare l’ego della giunta, né uno strumento per farsi propaganda. Sono servizi per tutti, pagati con i soldi dei cittadini, e vanno realizzati con serietà e nei tempi promessi.
Quanto sta accadendo è l’ennesima, lampante conferma di una gestione approssimativa, superficiale e senza alcun rispetto per i cittadini e per le attività economiche locali. Un pressappochismo diventato ormai marchio di fabbrica.
Semplicemente vergognoso.