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Pisamover, l’analisi della situazione finanziaria

Il Sindaco Conti: «L’amministrazione è al lavoro per definire un nuovo riequilibrio del Pef e per non far diventare il PisaMover un peso che grava sul futuro della città»

L’analisi della situazione finanziaria del Pisamover è stata al centro della Quarta Commissione Consiliare che si è svolta nei giorni scorsi. Alla discussione ha preso parte anche il Sindaco Michele Conti, che ha illustrato lo stato dell’arte dell’infrastruttura.

«La Pisamover Spa non ha ancora chiuso il bilancio relativo al 2020 – spiega il primo cittadino – l’azienda stima però una perdita a fine esercizio dell’82% dei passeggeri e di circa 4,6 milioni di euro di ricavi rispetto a quelle che erano le previsioni pre-Covid. La situazione è molto complessa e così sarà per tutto il 2021 con una perdita prevista di 3 milioni di euro nel solo primo semestre. La convenzione che regola il rapporto con il concessionario prevede, in caso di eventi di forza maggiore, che il ripianamento delle perdite impatti per il 50% sul privato e per il 50% sul Comune. L’amministrazione è al lavoro per definire un nuovo riequilibrio del Pef, il piano economico finanziario dell’opera. Alcuni giorni fa abbiamo incaricato Veronica Vecchi, professore dell’Università Bocconi che si è occupata più volte di governance e investimenti pubblici, di definire la procedura e provare a trovare una via d’uscita a questa situazione che rischia di pesare fortemente sul bilancio comunale».

«E’ la seconda volta che il Comune di Pisa è costretto a ricorrere al riequilibrio del Pef. Pochi mesi dopo il mio insediamento – continua Conti – abbiamo dovuto adottare un nuovo Pef per cercare di risolvere una serie di problematiche emerse fin dall’entrata in funzione dell’infrastruttura. La prospettiva era quella di poter arrivare nel giro di alcuni esercizi al pareggio di bilancio. Un risultato che avremmo raggiunto se non fosse sopraggiunta la pandemia».

«In ogni buona organizzazione – conclude il Sindaco – vige una regola: ognuno viene premiato o sanzionato soltanto sulla base dei risultati del lavoro di sua competenza. In questo modo si evita che le persone lavorino con superficialità, sapendo che tanto gli eventuali errori non verranno attribuiti direttamente a loro, ma verranno pagati da altri. Purtroppo questa regola non è stata seguita quando si sono decisi i rapporti tra Comune di Pisa e Pisamover e così il Comune è stato vincolato a ripianare una buona parte delle eventuali perdite della struttura. Con l’avvento del Covid il crollo dei trasporti aerei ha inferto un colpo violentissimo ai volumi di utenza del mover e la situazione si è complicata. La nostra sfida è quella di non far diventare il PisaMover un peso che grava sul futuro della città, abbiamo lavorato a questo fine dal primo giorno del mandato e continueremo a farlo in futuro. Auspico che se ne tragga un insegnamento valido per tutte le amministrazioni cittadine, da oggi al futuro, ovvero che un governo oculato della cosa pubblica non ammetta mai la scommessa, perché nel caso che la scommessa venga persa a farne le spese sono i cittadini».