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Pontedera, Dg Giovannini: ” Stanno minando alla passione della gente”

E arrivato finalmente per il Pontedera il momento di scendere in campo per i tre punti; fra due giorni la truppa di Ivan Maraia esordirà nel “tormentato” campionato di serie C alle 20.30 sul campo del Piacenza. Con un mese di ritardo rispetto alla data prevista inizialmente, dovuto al prolungarsi dei ricorsi da parte dei club retrocessi (Entella, Ternana, Pro Vercelli e Novara) e di chi ha chiuso sfiorando la Promozione per un soffio (Catania e Robur Siena). Abbiamo intervistato il Direttore Generale Paolo Giovannini per sapere come la squadra e l’ambiente sta vivendo questa situazione a dir poco surreale.

Direttore, finalmente si gioca dopo tanta attesa: come si presenta la squadra a questo campionato?

C’è stata una lunga attesa, inutile negarlo per le questioni che tutti sappiamo. Sabato arriva l’esordio in campionato su un campo difficile come quello di Piacenza, speriamo di farci trovare pronti. Questa pausa ha consentito ai ragazzi di stare insieme e conoscersi meglio, questo sinceramente è l’unico aspetto positivo di una situazione che molti non hanno mai vissuto e sinceramente paradossale. Comunque noi non possiamo farci niente, dobbiamo solo adattarci alla situazione“.

Anche la società nei giorni scorsi si è fatta sentire: finisce per essere penalizzati quei club che come il vostro seguono le regole

La delusione e l’amarezza espressa dalla mia società  al di là dell’aspetto economico e di quei imprenditori che fanno tanti sacrifici, e tornando dalle ferie nella routine quotidiana vuol prendersi la soddisfazione di vedere all’opera la nuova squadra. Queste situazioni stanno minando alla passione della gente, questo è l’aspetto principalmente da tenere in considerazione, e su cui porre attenzione“.

Continuano i ricorsi, alcuni organismi addirittura si contraddicono e come se non bastasse anche l’anno prossimo ci saranno club penalizzati: come si esce da questa situazione?

Io credo che nel calcio come nella vita bisogna toccare il punto più basso per poi rialzarsi