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Pontedera, un 2018 da incorniciare

A tutti i livelli l’ultimi giorni di ogni anno per fare il bilancio, quindi leggiamo ed ascoltiamo statistiche di ogni genere. Così è anche per il calcio, e per il Pontedera questo 2018 che sta ormai per andare in archivio è stato ottimo per i colori granata. Una realtà ormai consolidata nel panorama della terza serie, che con risorse inferiori rispetto ad altre piazze riesce a portare a casa risultati importanti. La ricetta ormai è nota: cercare di valorizzare al massimo i giocatori che arrivano nella “città della vespa” da settori giovanili di club di serie A per poterli lanciare in categorie superiori. Non solo, spesso infatti alcuni calciatori partono dal settore giovanile granata per spiccare il volo, oppure chi come Domenico Frare viene poco considerato altrove e proprio al Pontedera trova la sua consacrazione riuscendo nel grande salto in serie B. Con gli anni il settore giovanile granata è cresciuto, e i risultati che sta conseguendo sono sotto gli occhi di tutti.

Ripercorrendo l’anno, partiamo sicuramente dalla semifinale di Coppa Italia contro l’Alessandria: in quella sera fredda e umida del 6 marzo i granata riuscirono a portare la gara ai rigori (0-0 come la gara di andata). Poi dagli undici metri svanì il sogno di accedere per la prima volta della propria storia alla finale della competizione nazionale di terza serie. Una delusione cocente, che rimase addosso ai giocatori per qualche giorno: la domenica successiva infatti arrivò una pesante battuta d’arresto nel derby di Pistoia. La truppa di Ivan Maraia, poi riprese il suo cammino mettendo prima al sicuro la salvezza (traguardo stagionale) e poi riuscì ad approdare ai playoff, uscendo a testa alto per mano della Viterbese. L’estate calcistica più folle e surreale degli ultimi anni viene vissuta a Pontedera guardando gli altri; l’unico sussulto è l’addio con Luigi Grassi per il resto il direttore generale Paolo Giovannini lavora con la consueta sagacia, costruendo la squadra in anticipo rispetto agli altri completandola entro il ritiro. L’inizio ritardato del campionato permette comunque alla nuova squadra di conoscersi. Il cammino della truppa di Ivan Maraia è caratterizzato inizialmente da alti e bassi, qualche difficoltà nella fase realizzativa ma fin da subito si nota la qualità e la compattezza del gruppo.

Il tempo e i risultati danno ragione alle scelte effettuate dalla società; emergono alcuni giocatori come Magrini e Tommasini (una autentica sorpresa la sua), che permette alla squadra dei inanellare ben 5 vittorie in 6 partite fra novembre e dicembre. Nel finale il ciclo di gare con Pisa, Alessandria, Lucchese e Novara porta due punti ma anche la grande rimonta contro i rossoneri e sconfitte a testa alta contro avversari costruiti per ben altri obiettivi. Il girone di andata si chiude con 28 punti; e una classifica inimmaginabile alla vigilia del torneo. Nel 2019 come al solito il club sarà vigile nel mercato di riparazione, e cercherà di proseguire il proprio cammino con serenità e la volontà di alzare l’asticella senza però fare mai il passo più lungo della gamba.