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Vigilanza e controllo dei prodotti: firmato un protocollo d’intesa tra l’Ufficio delle Dogane e la Camera di Commercio

Siglato oggi tra l’Ufficio delle Dogane di Pisa, competente per le province di Pisa, Lucca e Massa-Carrara e la Camera di Commercio di Pisa un protocollo d’intesa in materia di controlli congiunti per la vigilanza del mercato e la tutela dei consumatori.

L’accordo prevede una collaborazione tra i due organismi, da realizzarsi attraverso un programma di controlli finalizzato al contrasto della commercializzazione dei prodotti non conformi agli standard di sicurezza. In particolare riguarderà i prodotti importati soggetti a vincoli di conformità come calzature, prodotti tessili, materiale elettrico, giocattoli e altri prodotti soggetti al codice del consumo.

Come è noto gli enti camerali svolgono ormai da quasi 20 anni importanti funzioni nell’ambito della vigilanza e controllo sulla sicurezza e conformità dei prodotti al fine di garantire un innalzamento uniforme dei livelli di salute e sicurezza dei consumatori e favorire un mercato trasparente e concorrenziale per le imprese di tutto il territorio nazionale. La collaborazione con l’Agenzia delle Dogane è finalizzata ad aumentare l’efficacia delle azioni di controllo grazie, da un lato alla condivisione delle informazioni sulle imprese importatrici che consentano una migliore identificazione di quelle “a maggior rischio” in ottica di prevenzione e contrasto delle frodi e dei traffici illeciti, dall’altro ove il controllo sia realizzato prima dello sdoganamento ad evitare l’immissione sul mercato dei prodotti non conformi ciò a tutela dei consumatori e della concorrenza “leale”, nonché a tutela dei piccoli dettaglianti talvolta ignari della non conformità dell’etichettatura dei prodotti che vendono nei propri esercizi, di cui sono responsabili.

L’intesa è stata sottoscritta dal Direttore ad interim dell’Ufficio delle Dogane di Pisa, dott. Davide Bellosi, e dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Pisa, dott.ssa Cristina Martelli.

L’accordo, già operativo, ha portato nei giorni scorsi ad effettuare una prima azione congiunta sull’applicazione delle normative in materia di sicurezza e conformità dei prodotti elettrici ed elettronici, ed ha riguardato la conformità delle etichettature, le iscrizioni e le avvertenze allegate. A questa seguiranno ulteriori controlli di natura documentale, essenziali al fine di stabilire la corretta effettuazione, con riferimento ai singoli prodotti esaminati, delle relative procedure di valutazione della conformità ai requisiti di sicurezza applicabili, integrate se necessario da prove tecniche ed esami di laboratorio.

Oltre all’attività di vigilanza e controllo, i due Enti collaborano anche per offrire a coloro che operano con l’estero occasioni di approfondimento gratuiti sui nuovi adempimenti doganali mettendo a disposizione le competenze dell’Agenzia e della Camera di Commercio. Proprio oggi, infatti, si è svolto un seminario informativo sugli aspetti fondamentali dei due più importanti e recenti accordi di libero scambio negoziati e sottoscritti dall’UE con il Canada (CETA) ed il Giappone (JEFTA).

Nel corso della conferenza il Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Pisa Davide Bellosi ha presentato i risultati degli ultimi anni di attività con i controlli dell’Agenzia che sono passati dai 10.806 del 2016 ai 18.322 del 2017 fino a giungere, nei primi dieci mesi del 2018, a quota 17.988. Queste azioni hanno portato al sequestro di 2.897 prodotti nel 2016 che sono diventati 7.426 nel 2017 fino ai 6.399 sequestrati, finora, nel 2018.

Il commento del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini

“Con questa intesa – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini –continuiamo la nostra collaborazione con le istituzioni del territorio affinché il mondo delle imprese virtuose che operano nel pieno rispetto della legalità possano contare su un azione sistematica di contrasto all’immissione sul mercato di prodotti contraffatti o non sicuri a tutela della loro competitività. Questo protocollo – conclude Tamburini – rappresenta un utile banco di prova per testare sul campo la sinergica collaborazione fra i due Enti in modo da individuare e valorizzare al meglio le successive azioni di sviluppo.”