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Riapre al pubblico la Cappella di Santo Stefano in Sardina

Domenica 24 Marzo i volontari dell’associazione Mater Cultura hanno riaperto alle visite guidate la Cappella di Santo Stefano in località Sardina (via del tiglio n. 195) recentemente restaurata dall’amministrazione comunale di Calcinaia.

La chiesetta barocca venne edificata per volere dei canonici lateranensi di Nicosia, presso Calci, che possedettero le terre di Sardina dal Quattrocento fino al 1780. A progettarla, secondo le ricerche condotte dall’architetto Christian Ristori, potrebbe essere stato l’ingegnere pisano Niccolaio Stassi intorno al 1767 in quegli stessi anni impegnato nei grandiosi lavori della Certosa di Calci .

Grazie ad un paziente restauro operato da Maria Teresa Leotta è stata riportata a nuova vita anche la pala d’altare dipinta dal pittore Gaetano Maria Franchi nel 1767, mano celebre nella sua epoca che rivaleggiò per un periodo con il più fortunato e abile Giovanni Battista Tempesti. L’opera ha rivelato alcune sorprese, il soggetto ritratto è unico nel suo genere, rappresenta non un santo ma un beato, il beato Arcangelo Canetoli, eremita di Gubbio vissuto agli inizi del Cinquecento che per umiltà rifiutò la carica di arcivescovo di Firenze offertagli da Giuliano de Medici suo devoto. Il recupero dell’opera è stato possibile grazie al finanziamento della ditta Birindelli Auto di proprietà di Rossella Birindelli in memoria del marito Giacomo Corsi precocemente scomparso circa tre anni fa. Corsi era titolare della ditta Ruffo Shearling, specializzata nella produzione di capi in pelle e operante proprio nelle vicinanze della cappella fino alla chiusura avvenuta un decennio fa. Ancora in vita ebbe modo di raccontare un aneddoto molto particolare riguardante lo stilista Gianni Versace che  giovane ed emergente stilista nei primi anni Ottanta si recava personalmente presso la Ruffo Shearling a verificare la qualità delle campionature e dei modelli scelti. Non sempre il lavoro svolto era di suo gradimento ed allora, col suo carattere un po’ fumino  e  schietto da buon calabrese si arrabbiava se non vedeva la perfezione… per calmarsi usciva dalla fabbrica a fare due passi verso la campagna… e a poco più di duecento metri incontrava la piccola chiesetta allora circondata dal verde dei campi. Entrando lì dentro… affascinato dalla perfezione armoniosa del gioiellino barocco il celebre stilista si calmava e ritrovava la serenità necessaria per tornare a ragionare…

Una storia particolare tra le tante legata a questa piccola cappella strappata al degrado che è tornata nel frattempo a vivere come luogo di preghiera, infatti a cura di un gruppo di fedeli, e su iniziativa del Rione La Nave, nella cappella si terrà Mercoledì 3 aprile alle ore 21.30 la recita del Santo Rosario a cui tutti sono invitati a partecipare.