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Appuntamento con la Viole del Duomo per la rassegna “Musica sotto la Torre”

Lunedì 1 luglio alle ore 21,15 nel Camposanto di Pisa, nuovo appuntamento di Musica sotto la Torre, XIV edizione della rassegna di musica organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana. Protagonista la Viola del Duomo, costruita nel 1662 da Antonio Casini, abile liutaio per molti anni attivo a Modena e rimasta per molto tempo dimenticata nelle stanze dell’Opera della Primaziale Pisana. La viola è stata scoperta da Lorenzo Corti che ne ha promosso il restauro e che suonerà in questa occasione, proponendo insieme a Laura Polverelli (mezzosoprano) e Laura Pasqualetti (pianoforte), un concerto di musiche di Johannes Brahms, il compositore che si è avvicinato di più all’anima intima e spirituale di questo strumento.

L’Opus 91 è la prima composizione della deliziosa raccolta di Lieder, che Brahms compose durante un periodo di villeggiatura nell’estate del 1884, trascorso a Mürzzuschlag, un piccolo e tranquillo villaggio in Stiria. Nell’estate 1886 compose tre serie di Lieder, tra cui l’Opus 105Wie Melodien zieht es mir-Zart (Delle melodie passano nel mio spirito-Sempre dolce), opera di estrema semplicità, in accordo con il senso della poesia dell’amico Klaus Groth da cui è tratto. Immer leiser wird mein Schlummer-Langsam und leise (Il mio sonno diventa sempre più leggero- Lento e dolce) è invece legato ad una poesia di Hermann Lingg. Infine Auf dem Kirchhofe (Nel cimitero) su un componimento del poeta dandy Detlev von Liliencron. Nelle estati dal 1889 al 1894 Brahms è a Ischl, in alta Austria. In quest’ultimo periodo della sua vita sembra cercare sempre più la compagnia degli amici di Vienna e meno la solitudine. Ed è a Ischl nell’estate del 1894 che compone le Due Sonate Op. 120 per clarinetto e pianoforte: le ultime composizioni cameristiche e anche le ultime opere ispirategli dall’arte prodigiosa di Mühlfeld, il clarinettista suo grande amico che lo ispirò a comporre per il suo strumento. Ma il carattere espressivo, rassegnato, malinconico delle due sonate conviene perfettamente al timbro velato della viola, che infatti lo stesso Brahms aveva previsto in sostituzione del clarinetto. Sono opere tutte interiori, scritte come pagine di un diario.

Lorenzo Corti si è diplomato al Conservatorio di Bologna nel 1991 sotto la guida del maestro Antonello Farulli. Ha proseguito gli studi con i maestri Danilo Rossi e Giusto Cappone che ha contribuito più di ogni altro alla sua formazione artistica e strumentale. Dal 1998 è violista in pianta stabile presso il Gran Teatro La Fenice di Venezia. Uno dei mezzosoprani più acclamati della sua generazione, Laura Polverelli ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i maggiori teatri del mondo collaborando con grandi direttori d’orchestra. Laura Pasqualetti si è diplomata l’Istituto Boccherini di Lucca e successivamente perfezionata per il repertorio solistico presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e la Rai di Trieste e, per il repertorio cameristico, con il Trio di Trieste ed il Trio Tcaikovski. E’ spesso ospite di importanti festival come solista, in varie formazioni cameristiche, ma soprattutto come maestro collaboratore in produzioni liriche e teatrali.

I biglietti per il concerto sono gratuiti (massimo 2 a persona) e possono essere ritirati solo presso il Museo delle Sinopie il giorno del concerto dalle 8:00 alle 20:50, fino a esaurimento dei posti disponibili. Non è possibile effettuare prenotazioni telefoniche né per e-mail. Non c’è un settore riservato alle persone con disabilità e i biglietti sono gratuiti per tutti. Solo le persone a mobilità ridotta e in carrozzina che desiderano partecipare al concerto sono pregate di inviare un email a animamundi@opapisa.it affinché sia possibile garantire loro uno spazio adeguato, nell’osservanza delle norme di sicurezza.

Info
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animamundi@opapisa.it