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il Comune di Calcinaia aderisce al “Manifesto della Comunicazione non Ostile”

Le parole hanno un potere enorme: commuovono, uniscono, scaldano il cuore ma possono anche ferire, offendere, allontanare.

In rete spesso l’aggressività la fa da padrone. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.

Soprattutto oggi, specie in Rete, occorre quindi stare attenti a come usiamo le parole.

Per questo motivo l’amministrazione Comunale di Calcinaia ha aderito e sottoscritto il “Manifesto della Comunicazione non Ostile”, promosso dall’associazione no-profit “Parole O_Stili” di Trieste.

L’obbiettivo è quello di ridefinire lo stile con cui l’amministrazione e le persone stanno in Rete, quello di diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che ogni parola è importante.

Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa.

E’ una carta che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete, è una carta che vuole favorire comportamenti rispettosi e civili, è una carta che vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.

Ecco i dieci principi che lo regolano.

 

  1. Virtuale è reale

Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.

  1. Si è ciò che si comunica

Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.

  1. Le parole danno forma al pensiero

Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.

  1. Prima di parlare bisogna ascoltare

Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.

  1. Le parole sono un ponte

Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.

  1. Le parole hanno conseguenze

So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.

  1. Condividere è una responsabilità

Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.

  1. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare

Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.

  1. Gli insulti non sono argomenti

Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.

  1. Anche il silenzio comunica

Quando la scelta migliore è tacere, taccio.