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Da Ponsacco e Casciana Terme Lari un appello congiunto per il settore di mobili e arredamento

Da Ponsacco e Casciana Terme Lari un appello congiunto indirizzato al Governo in favore del settore del mobile e dell’arredamento. Lo hanno sottoscritto lunedì la Sindaca Francesca Brogi e il Sindaco Mirko Terreni, per dare voce alla richiesta di supporto delle Aziende del territorio interessate dallo stop imposto a livello nazionale per fronteggiare l’emergenza Covid19 in corso.

I Comuni di Ponsacco e Casciana Terme Lari ospitano sui loro territori una delle più grandi aree produttive legate al mobile e all’arredamento di tutta la Regione Toscana e d’Italia, costituendone uno dei principali settori produttivi – dichiara la Sindaca Francesca Brogi – In questo settore nel corso degli anni si sono strutturate realtà importanti, vere eccellenze produttive che hanno dato un contributo fondamentale alla salvaguardia dell’artigianato tradizionale e ad esportare il Made in Italy nel mondo. La presenza e il lavoro di tali aziende garantiscono da decenni lo sviluppo del tessuto economico e sociale locale, a beneficio di un intero indotto in grado di coinvolgere molteplici imprese e professionalità. Come Sindaci non potevamo che essere i portavoce di una richiesta di aiuto legittima da parte dei nostri imprenditori”.

Come è noto, il settore del mobile e dell’arredamento è reduce da anni molto difficili con una tendenza ad una riduzione della domanda nazionale ed internazionale alla quale si contrappone una concorrenza di produttori stranieri sempre più agguerrita. La crisi che ha colpito questo settore negli ultimi anni ha minato la situazione economico finanziaria di tante aziende del mobile, con la conseguenza che molte hanno già dovuto fare ricorso a finanziamenti bancari, confrontandosi spesso con difficoltà importanti.

L’attuale emergenza sanitaria da Coronavirus e le relative necessarie misure di contenimento del contagio imposte dal Governo che hanno portato alla sospensione di gran parte delle attività produttive sul territorio nazionale hanno coinvolto anche il settore del mobile e dell’arredamento, andando ad acuire le criticità già presenti. Del resto, la chiusura prolungata delle aziende, oggi necessaria per tutelare la salute dei cittadini, rappresenta un durissimo colpo all’intera filiera produttiva e rischia di decretare definitivamente la fine di tante attività, fondamentali per la tenuta dell’economia locale e nazionale.

In particolare l’emergenza da Covid-19 ha già comportato l’annullamento del Salone del Mobile di Milano 2020 il quale rappresenta per le aziende del settore un appuntamento vitale ed indispensabile per il loro sviluppo e la loro crescita soprattutto in chiave internazionale. “L’emergenza in corso è ormai di ampiezza globale e coinvolge i Paesi maggiormente interessati dall’export della nostra produzione locale con un conseguente crollo della domanda e dei flussi commerciali. – commenta il Sindaco Mirko Terreni – E nonostante l’annuncio di un prossimo allentamento delle misure restrittive, si può presumere che la ripresa sarà lenta e graduale, con una prospettiva incerta per aziende e lavoratori. Per questo, insieme al Sindaco di Ponsacco, abbiamo fatto nostre le istanze che ci hanno rivolto molti imprenditori del settore presentandole a Governo e Regione affinché supportino tali richieste.”

Del resto si tratta di problematiche e richieste che potrebbero accomunare anche aziende di altri comparti e il cui soddisfacimento potrebbe essere di aiuto a molte imprese afferenti a settori produttivi diversi.

Di seguito riportiamo l’elenco delle richieste avanzate dalle Aziende e fatte proprie dai Sindaci di Ponsacco e Casciana Terme Lari dinanzi a Governo e Regione:

  • attivazione delle misure straordinarie funzionali a garantire “liquidità” per le aziende con tempistiche certe e rapide e con procedure snelle e semplici;
  • proroga degli ammortizzatori sociali già attivati fino alla conclusione dell’effettiva necessità, in modo che nessuno sia lasciato solo e senza tutele;
  • mettere in capo risorse finalizzate a ridurre la pressione fiscale, sia erariale che locale, sulle imprese messe in difficoltà dall’attuale emergenza;
  • mettere in campo una forte azione di sostegno verso le aziende che dovranno innovare i modelli produttivi fino ad oggi utilizzati e che dovranno riavviare gli investimenti di carattere commerciale, tecnologico ed organizzativo, attraverso concessioni di contributi a fondo perduto con bandi snelli e veloci;
  • realizzazione di azioni ed interventi volti a stimolare la domanda del mercato;
  • coordinamento di un generale sistema di riforma della Pubblica Amministrazione, non più rinviabile, che abbia come obiettivo la semplificazione dei procedimenti e dell’approccio delle stesse verso i cittadini e le imprese, qualificandola come strumento di collaborazione e sostegno verso gli stessi anziché di freno.