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Un murale di Alice Pasquini colora la solidarietà e la speranza

Una madre ritratta con in braccio il suo piccolo che guardano verso un orizzonte lontano. Vuole trasmettere un messaggio di solidarietà e speranza verso queste famiglie che, pur colpite da una dolorosa situazione, devono guardare al futuro con fiducia, nella consapevolezza che i loro figli sono affidati a strutture sanitarie di primaria importanza e di eccellenza universalmente riconosciuta. E’ questo il messaggio che i Rotary Club Pisa e Rotary Club Galilei, sostenuti dal Distretto 2071 del Rotary Club International, intendono sottolineare nel murale che hanno fatto realizzare all’artista Alice Pasquini, tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento street art.

Un’opera, oggi visibile sulla facciata esterna della sede della Fondazione Isola dei Girasoli, in via Giovannini nel Comune di san Giuliano Terme, che neppure il Coronavirus è riuscita a fermare. Alice Pasquini, infatti, ha realizzato la sua opera proprio nei giorni antecedenti il lockdown del marzo scorso. Quando Pisa e l’Italia intera si sono fermate per il deflagrare della pandemia. Ma i tratti e i colori (messi a disposizione gratuitamente dall’azienda Caparol, leader nella produzione di vernici), sapientemente mescolati da Alice Pasquini, hanno disegnato la speranza e la solidarietà al di là del virus. “La Mia Isola”, questo il titolo dell’opera, è stata inaugurata nei giorni scorsi, alla presenza della stessa artista, del presidente della Fondazione Isola dei Girasoli, Maurizio Sbrana, della presidente di AGBALT (Associazione Genitori Bambini Affetti da Leucemia o Tumore), Tiziana Del Carlo, del sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, oltre ai presidente dei due Rotary Club promotori, Gino Dini (Pisa) e Andrea Maestrelli (Galilei). “Oggi per noi si avvera un sogno – hanno sottolineato Dini e Maestrelli -. Ricordiamo, infatti, quando nel gennaio 2019, quindi circa un anno e mezzo fa, contattammo per la prima volta Alice Pasquini, proponendole il progetto. La sua risposta fu immediata ed entusiasta all’idea di realizzare un’opera in un territorio che ospita un altro famoso murale, quale il “Tuttomondo” di Keith Haring. Oggi, quindi, siamo particolarmente orgogliosi e felici che sia stato realizzato questo murale, di quasi 90 metri quadri, così bello da vedere e così ricco di significato”.