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Musei: la Toscana accreditata nel Sistema Museale Nazionale

La Regione Toscana ha chiesto e recentemente ottenuto dalla Commissione per
il Sistema Museale Nazionale, presieduta dal direttore generale musei,
Antonio Lampis, l’equiparazione del proprio sistema di accreditamento dei
musei di rilevanza regionale.

“Si tratta – spiega la vicepresidente e assessore regionale alla cultura,
Monica Barni – di un ulteriore e importante salto di qualità per il nostro
sistema museale. Ci siamo arrivati attraverso una modifica della normativa
regionale che ha previsto un adeguamento dei nostri standard a quelli
previsti a livello nazionale, costruiti anche a partire dal “caso toscano”.
E’ per noi motivo di grande soddisfazione il fatto che la commissione
nazionale abbia approvato all’unanimità la richiesta che abbiamo avanzato,
esprimendo apprezzamento per il lavoro che abbiamo svolto. Era un obiettivo
che ci eravamo posti ed un traguardo molto atteso dal nostro sistema
museale. Ringrazio anche i consiglieri regionali che hanno accolto le
nostre proposte di modifica della legge e del regolamento attuativo per
andare incontro a questo indirizzo nazionale”.

Ad oggi sono 88 i musei toscani definiti di rilevanza regionale su un
totale di 662 musei pubblici e privati, non di appartenenza statale,
presenti sul territorio. Gli 88 saranno accreditati nel Sistema Museale
Nazionale, avendo tempo fino al 2022 per adeguarsi ai nuovi Luq, i livelli
uniformi di qualità, mentre tutti gli altri musei potranno a partire dal
prossimo settembre fare domanda alla Regione Toscana per il riconoscimento
della rilevanza regionale, sulla base della nuova normativa. I musei che
avranno raggiunto tutti gli standard minimi previsti saranno accreditati
sia nel sistema museale regionale che in quello nazionale.

I Luq si basano su parametri precisi, relativi alle dotazioni fisse del
museo, alle attività culturali ed educative svolte, a quelle di
documentazione e di studio, ai servizi di accoglienza, alle ore di apertura
al pubblico e altri ancora.

“E’ stata dunque premiata – aggiunge l’assessore Barni – la nostra linea,
tesa al rafforzamento del sistema museale toscano, della sua offerta al
pubblico e della sua capacità di fare cultura. Intendo rimarcare che dal
2018 abbiamo introdotto un meccanismo di finanziamento che lega fortemente
il sostegno economico a favore dei musei al loro impegno verso gli standard
museali. Auspichiamo quindi che lo Stato segua la linea toscana:
l’accreditamento dei musei non è un concorso di bellezza, ma un impegno
lungo un cammino faticoso per molte istituzioni, ed è quindi a questi
obiettivi di crescita che vanno legati i finanziamenti pubblici. La giusta
intuizione del Sistema Museale Nazionale (Decreto Ministeriale 113/2018)
rischia di vanificarsi se non saranno individuate risorse per attuarlo, a
favore dei musei e condizionate all’impegno verso i Luq”.

Dall’inizio del 2018, con la delibera di Giunta regionale 134, la Regione
ha introdotto un nuovo sistema di finanziamento ai musei ed ecomusei
riconosciuti di rilevanza regionale, volto a garantire la qualità e la
continuità dell’offerta museale in Toscana. Gli 88 istituti che hanno
ottenuto questo riconoscimento sono valutati, e quindi finanziati, in base
a criteri che fanno riferimento alla dimensione e alla qualità dei servizi
offerti e possono contare su un sostegno finanziario più stabile nel tempo
che permette loro anche una più agile programmazione delle attività.

Infine, pur nella continuità dei contenuti rispetto agli standard
precedenti, i nuovi requisiti per ottenere l’accreditamento come musei di
rilevanza regionale e quindi nazionale, prestano maggiore attenzione
maggiore alla conservazione e allo studio delle collezioni museali,
all’adeguamento al contesto attuale, in particolare prevedono nuove figure
professionali soprattutto relative alla comunicazione digitale, e
all’ampliamento del concetto di accessibilità fisica e culturale. Maggiore
attenzione è poi rivolta al territorio e ai suoi attori, nell’ottica di
una programmazione condivisa e integrata.