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Amministrative Cascina, il candidato Poli si rivolge ancora alla sinistra

Fa riflettere come le varie sinistre, sia quella delle élite progressiste e “liberal” che quella “arcobaleno”, ricerchino nella religione e nel Papato di Bergoglio una fonte d’ispirazione per definire la propria identità.

I candidati a Sindaco di queste due “sinistre” – entrambi con iniziative già svolte in questa campagna elettorale – sembrano alla ricerca di un nuovo profilo che sgorghi direttamente o nelle vicinanze del divino.

Poniamo questa riflessione con assoluto rispetto e con l’intento esclusivo di segnalare una parabola che, secondo gli scriventi, è indicativa dei tempi che stiamo vivendo.

Siamo convinti che i rapporti più fecondi, soprattutto tra storie e tradizioni diverse, sono quelli che si confrontano alla pari e non quelli, come nei casi in questione e come avviene da tempo, che ricercano una legittimazione culturale in “casa altrui”, stabilendo così una chiara relazione di subalternità.

Il limite più grande e probabilmente la ragione più profonda della sconfitta e della divisione della sinistra negli ultimi trent’anni, sta proprio nella perdita della propria autonomia di pensiero, a tutto vantaggio di culture altre, qualunque esse siano, dove – a scanso di equivoci – quella cattolica progressista è senz’altro tra quelle più positive.

Pur nel piccolo della nostra esperienza abbiamo voluto affermare un principio, quello della realtà. Non si riconquista la fiducia degli elettori annunciando stravaganti assessorati alla gentilezza, non si ristabilisce un legame di appartenenza con le categorie sociali più deboli solo denunciando chi fomenta l’odio – e ciò non perché non sia vero – ma perché la causa del disagio che viene strumentalizzato dalla destra e dalla Lega, nasce proprio dalle politiche liberiste messe in atto in questi anni da coloro che avrebbero dovuto governarle ristabilendo un necessario primato della politica per poter difendere i più deboli.

Non si risponde alla giusta e comprensibile rabbia sociale con l’empatia, la disponibilità e il sorriso, trasformando alcune attitudini umane in vere e proprie categorie culturali.

Si risponda invece con la competenza, la concretezza, la conoscenza dei problemi, ovvero con tutti quegli strumenti – umani e politici – che nel passato hanno caratterizzato la sinistra e che la vera modernità, seppur con gli errori commessi, abitava in quel pensiero.

Anche per questo, continuiamo ad insistere perchè la politica continui ad essere ancora oggi e speriamo sempre più in futuro – lo strumento più prezioso per affrancarsi dalla sola carità.

Una differenza non di poco conto.