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Comitato dei residenti del quartiere di Santa Maria esprimono dubbi sull’inversione di marcia in via Derna

Il Comitato dei Residenti del Quartiere di Santa Maria ha appreso dalla stampa che dal 28 settembre l’Amministrazione comunale ha invertito il senso di marcia in Via Derna, su istanza di “diversi cittadini residenti sulla via”.Ma ha senso questo cambiamento di senso? Che vantaggi reca alla mobilità del quartiere, in gran parte soggetto a ZTL e ad un’Area pedonale? Sussistono infatti molte perplessità sia nel merito che nel metodo.
Istituire in Via Derna un senso unico con senso di marcia da ovest verso est, ossia da via Nicola Pisano verso via Roma, infatti, comporterà un aggravamento del traffico in uscita, proveniente da Via Volta, con l’obbligo di prolungare il percorso passando da Via Savi per raggiungere Via Nicola
Pisano e Via Risorgimento, con un aumento dell’inquinamento atmosferico e maggiori tempi di spostamento.


E’ evidente che il vantaggio riguarda unicamente i residenti di Via Derna che, in questo modo, creando difficoltà ad accedere alla loro strada, la trasformano “di fatto” in un parcheggio privato pertinenziale alle loro abitazioni, potendo così lasciare tranquillamente l’auto sotto casa. Questa
comodità è impossibile per quasi tutti gli altri abitanti del quartiere. In loro sono prevalse unicamente ragioni particolari ed egoistiche, senza una valutazione complessiva degli interessi collettivi ed è mancata qualsiasi intenzione di un dialogo ed un confronto con la comunità. Un gruppo di abitanti, di entità non precisata, che non abitano nella ZTL e tantomeno nell’area pedonale, non può rappresentare la volontà dell’intero quartiere, sulla base di presunte motivazione ecologiche, smentite dai fatti.
Si tratta degli stessi residenti che nel 2013, all’epoca dell’ampliamento della ZTl, crearono per l’occasione un Comitato ad hoc per contrastare l’anticipazione della ZTL in via Roma all’altezza di Via Derna, prevista dal Comune stesso e poi sospesa a seguito di questa “pressione”, negando così
spazi auto agli altri residenti, polemicamente sostenendo addirittura di anticiparne l’ingresso all’inizio di Via Roma, con una sollevazione popolare contraria di tutti gli abitanti delle strade della zona, a cominciare dai commercianti. Ma non basta. Nel maggio scorso gli stessi residenti hanno pubblicamente affermato, a nome di tutto il quartiere, che la realizzazione di un parcheggio nella caserma Artale, proposta dal Comitato di Santa Maria a nome dei residenti, “è inaccettabile”. Qualcuno di loro ha sostenuto che la “piazza d’armi” deve essere trasformata in uno “spazio verde”, un bosco o qualcosa di simile, quando in via Roma, proprio davanti alla caserma, è aperto tutti i giorni dell’anno l’Orto Botanico, un paradiso scientifico, culturale e ambientale, e poco oltre sono presenti i giardini all’interno dell’Ospedale di Santa Chiara, che dovranno essere recuperati all’uso pubblico secondo i progetti di ristrutturazione dell’area.
Per fortuna il Sindaco e l’assessore Dringoli, incontrati dal Comitato di Santa Maria nel marzo scorso, condividono la proposta del Comitato “di valutazione di uso temporaneo come parcheggio dell’area della caserma Artale, in attesa del progetto di recupero da presentare al Comune da


parte di Cassa depositi e prestiti.” Soluzione questa del tutto compatibile con il mantenimento di un parco pubblico, dove un parcheggio alberato di mezzi già esiste ed è presente la sbarra di accesso in Via Derna, il cui spazio esterno ora viene occupato da auto in sosta. L’aumento dei parcheggi è indispensabile per la vivibilità della popolazione del quartiere, e potrebbe essere utile per tutta la popolazione cittadina, considerata la presenza tuttora dell’ospedale di Santa Chiara e la necessità di venire in centro.
In conclusione, i residenti di Via Derna e l’Amministrazione comunale hanno preso una decisione che non è avvenuta attraverso un processo partecipativo di tutta la popolazione interessata, perché anche il Comitato di Santa Maria doveva essere consultato, e chiederà pertanto un incontro con l’Assessore alla mobilità per una verifica degli effetti del nuovo senso di marcia di Via Derna. Non si può infatti ascoltare solo la voce, per quanto legittima, di un gruppo limitato