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Eugenio Ascari a “Eoraparloio”: “Il Pisa di oggi è più forte. Vedo Monza e Lecce davanti alle altre”

Mercoledì sera è andata in onda la prima puntata della sedicesima stagione di “Eoraparloio“. Come di consueto Giovanni e Riccardo negli studi di PisainVideo hanno accolto dal vivo e per telefono le opinioni degli addetti ai lavori, tesserati e giornalisti riguardo alla Serie B e al Pisa. Uno degli ospiti è stato il procuratore Eugenio Ascari, che ha fatto una panoramica sul calciomercato a circa due settimane dalla sua conclusione.

Il Monza sarà sicuramente la squadra da battere” afferma Ascari. “I brianzoli inizieranno il campionato da assoluta favorita. Anche la Reggina si è mossa bene, puntellando una squadra competitiva. E il Lecce sta allestendo una formazione in grado di impensierire il Monza. Il Pisa in questo contesto complicato si è rafforzato molto sul mercato: inoltre l’esperienza dell’anno passato servirà a fare ancora bene“. Il procuratore prosegue su Palombi e Mazzitelli: “Il loro innesto alza indubbiamente l’asticella del tasso tecnico e tattico del gruppo. Palombi è cresciuto nel vivaio della Lazio e può svariare su tutto il fronte offensivo: può giocare sia da prima punta che da seconda punta, vede discretamente la porta ed ha una grande fisicità. Mazzitelli è un centrocampista moderno con circa 50 match in Serie A: può fare il perno centrale così come la mezzala“.

Riguardo ai pezzi pregiati della rosa nerazzurri, Ascari spiega: “Mi auguro che da qui alla fine del calciomercato la società riesca a confermare tutti gli elementi pregiati: Marconi, Marin, Lisi sono pilastri del progetto tecnico. Sono il punto di partenza sul quale costruire un nuovo campionato positivo“. Il procuratore torna ad allargare il raggio della sua analisi guardando al Pordenone: “L’acquisto di Diaw è sicuramente uno dei colpi più interessanti della sessione di mercato cadetta. Con il tempo la società del presidente Lovisa ha costruito un progetto solido, serio e credibile: la Serie A non è più un sogno per la formazione friulana“.