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Comunicato dei Medici contro la campagna denigratoria nei loro confronti

La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) denuncia l’incredibile campagna mediatica denigratoria contro i medici di medicina generale, accusati di “nascondersi” o di “non fare abbastanza” da garruli commentatori da salotto, che nulla sanno del lavoro dei medici di famiglia e di continuità assistenziale in questa terribile situazione. I medici di medicina generale non chiudono gli studi, non chiedono tamponi
prima di visitare i pazienti, continuano ad assistere tutti, cronici ed acuti; in collaborazione con le USCA curano quelli affetti da COVID, visitandoli di persona e monitorandoli a distanza.

I medici di medicina generale sostengono i loro assistiti cercando di trovare la cura migliore per ciascuno, pur privi di armi terapeutiche specifiche. Come si può pensare che i medici di Medicina Generale, senza risorse aggiuntive straordinarie, possano fare di più in questa emergenza rispetto a ciò che stanno facendo da mesi, in silenzio, senza passaggi salottieri, lavorando da soli anche 12 ore al giorno. Dove sono le risorse professionali straordinarie in aiuto della medicina generale? Dove sono gli infermieri, il personale di studio, gli strumenti da tempo richiesti? Niente, per il medico del territorio compiti straordinari a fronte di strumenti ordinari. Quindi adesso basta. Non consentiremo più a nessuno di denigrarci o insolentirci mentre stiamo facendo sforzi oltre ogni limite per curare i nostri assistiti senza mezzi, anche a rischio della nostra stessa salute. Tutti si ritengano avvisati, reagiremo adeguatamente ad ulteriori attacchi, da qualunque parte provengano, forti del rapporto fiduciario con i nostri assistiti con cui abbiamo costruito quell’alleanza terapeutica che si vorrebbe mettere in discussione, vaneggiando su modelli alternativi di medicina territoriale che in tutto il mondo si sono rivelati fallimentari e che priverebbero il cittadino del “proprio medico”. Invitiamo dunque i nostri pazienti a pubblicare sui media e sui social i tanti grazie di cui ci gratificano tutti i giorni nei nostri studi per far sapere a tutti cosa stiamo facendo.