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Educare alle differenze: L’assessora Munno prenda le distanze dalla crociata di Fratelli d’Italia

L’assessore Filippo Bedini di Fratelli d’Italia, commentando la pagina vergognosa scritta dalla destra in Consiglio comunale con l’approvazione della mozione presentata dai consiglieri del suo partito contro il ddl Zan, si è lasciato andare a farneticanti dichiarazioni, per esempio attaccando chi “nelle scuole lava il cervello dei bambini dicendo loro che possono scegliere a quale sesso appartenere”.

E’ profondamente imbarazzante sentire un membro della Giunta, cui sono affidate le sorti della città, ripetere banalità prive di senso e di riscontri nella realtà. Le parole di Bedini fanno il paio con gli attacchi della Lega di Cascina a un progetto per le scuole della Regione Toscana, che si proponeva di mettere in discussione il principio che i maschi non devono rifarsi il letto e non devono apparecchiare la tavola.

L’assessore Bedini pretende di poter condizionare il corpo docente e le associazioni, a partire dalla Rete nazionale di Educare alle differenze che, ogni giorno, lavorano insieme con le famiglie, con i bambini e le bambine per decostruire gli stereotipi e contrastare i pregiudizi alla base della violenza, del razzismo, della omofobia, della transfobia, educando alla libertà e al rispetto. Ignora, forse, l’assessore che in Italia la libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione e solo nella Costituzione stessa trova un limite.

Oggi nella giunta comunale di Pisa la delega alla scuola è di un’altra esponente di Fratelli d’Italia, l’assessora Munno. Chiediamo all’assessora di prendere le distanze dalle parole dell’assessore Bedini, confermando di essere consapevole che il suo ruolo è di assicurare agli istituti comprensivi della città e alle scuole dell’infanzia comunali le risorse materiali necessarie per svolgere il loro compito, senza intromissioni e interferenze nelle scelte didattiche e relazioni con le associazioni che, da anni, lavorano proficuamente nelle scuole.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile