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NavigArte è on line con “La Nona. Quel che resta di noi e della terra”

NavigArte non si ferma e prosegue in modalità on line. Venerdì 6 novembre alle 20.00 e in replica alle 22.00 sarà possibile assistere allo spettacolo, in anteprima nazionale, “La Nona. Quel che resta di noi e della terra” della Compagnia Con.Cor.D.A./Movimentoinactor direttamente da casa propria attraverso il collegamento alla piattaforma Zoom, tramite link di accesso pubblicato sulla pagina Facebook del festival (Navig arte – Movimentoinactor).

Lo spettacolo ideato e con le coreografie di Flavia Bucciero con le danzatrici Pauline Manfredi ed Elisa Paini (assistente alla coreografia) e gli interventi di musica elettronica di. Antonio Ferdinando Di Stefano, è ispirato alla celebre Sinfonia di Beethoven. Il 2020 è, infatti, l’anno del 250° anniversario dalla nascita del grande compositore ma è anche l’anno che rimarrà indelebile nella memoria e nella coscienza di tutti gli abitanti della terra per essere l’anno della pandemia da Covid 19.

Immersi in questo tempo che sembra sospeso abbiamo incontrato o meglio rincontrato la Nona Sinfonia: un oceano sinfonico dalla natura imprevedibile ma estremamente affascinante. Immergersi nelle sue acque è un rischio, e al tempo stesso un richiamo irresistibile” spiega Flavia Bucciero.

L’intento della musica di Beethoven è quello di saldare la frattura tra genere umano e natura che ha rotto l’armonia delle origini. La mancanza di armonia genera malattia e morte. Un tema, questo, drammaticamente attuale.  Nulla può tornare com’era in origine, ma tutto deve necessariamente trasformarsi in qualcosa di diverso, di più evoluto sia nelle relazioni uomo-natura, sia in quelle tra gli uomini, in un tutto inscindibile. Diventa necessaria una rigenerazione, passare attraverso la sofferenza e la morte, intesa come catarsi, per dare luogo a un nuovo ordine. 

“La Nona. Quel che resta di noi e della terra” si articola in due movimenti. Nel primo, “L’alba di un nuovo giorno” la creazione generata dal caos si trasforma in uno strano stato di sospensione e quiete che viene rappresentato nel secondo movimento: “Della perdita di memoria e della diffidenza”. La tecnica ciclica, usata da Beethoven è un forte richiamo alle dicotomie – tra tutte quella vita-morte – ma rappresenta anche la ciclicità della natura, le stagioni, il susseguirsi dei giorni, l’incessante movimento dei pianeti, così che tutta la Sinfonia può essere vista come un percorso alla ricerca di una riconciliazione tra il genere umano e la natura. Nella fruizione dello spettacolo in modalità online torna “A tu per tu” lo spazio di confronto con i coreografi  e gli autori degli spettacoli , consentendo, così,  al pubblico di fare domande ed entrare di più nel dietro le quinte dello spettacolo. 

NavigArte è promosso da Movimentoinactor/Con.Cor.D.A e diretto da Flavia Bucciero, sostenuto da Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa e sezione Soci Coop Pisa.