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Pisa, comunicato dei residenti e commercianti sulle polemiche riguardo il cancello di via Sant’Orsola

 La questione dell’installazione del cancello in via Sant’Orsola sta assumendo una dimensione mediatica francamente esorbitante, a causa dell’approccio vacuamente ideologico di alcuni esponenti politici cittadini, che hanno espresso posizioni e rilasciato dichiarazioni in merito.

            E’ ora di fare chiarezza, sgomberando il campo da valutazioni che esprimono, al fondo, soltanto un ostinato e strumentale distacco dalla realtà. La realtà, appunto, di una parte del centro storico che si finge strumentalmente di non riconoscere, che ci si ostina ad ignorare.

            Il cancello di via Sant’Orsola è stato richiesto, molti mesi fa, da un gruppo di residenti e commercianti della via come misura estrema e necessaria per arginare gli effetti letteralmente devastanti della malamovida cittadina. Via Sant’Orsola è del resto particolarmente esposta ai flussi di persone che, in epoca pre-Covid, partecipano ai rituali (alcolici e spesso incivili) della movida. I residenti della via hanno costantemente documentato, con video, foto ed esposti alle autorità competenti e all’Amministrazione, la situazione di intollerabile degrado, connessa non soltanto all’utilizzo della via come cesso pubblico (la realtà sa essere sgradevole) per gli utenti della malamovida, ma anche alla presenza abituale di spacciatori (come le denunce confermano) e di gruppi di soggetti, anche giovanissimi, in stato di alterazione da assunzione di bevande o droghe, intenti a dare l’assalto ai portoni e alle serrande degli esercenti, sino alle tre di notte inoltrate.

            I video e le foto dello scempio che si è consumato, in questi anni, in via Sant’Orsola sono impietosi; dimostrano una realtà così assurda che risulta quasi incredibile. Ma è la realtà.

            Per reagire a questa situazione e tutelare diritti fondamentali come il sonno, la salute, la salubrità dell’ambiente, lesi sensibilmente da questi comportamenti, i residenti della via proponevano il cancello e si rendevano disponibili ad auto-finanziarlo.

            Dopo molti solleciti, l’Amministrazione Comunale ha deciso di accogliere la proposta e di sostenerla economicamente, assumendo pienamente – come corretto – la gestione del cancello, aperto durante le ore giornaliere e chiuso di notte, al solo fine di ridurre l’impatto di massivi comportamenti incivili su alcuni cittadini.

            Si deve riconoscere al Sindaco e alla Giunta tutta di aver preso atto di una realtà intollerabile e di aver agito con determinazione, ponendo le condizioni per alleviare una situazione di profondo disagio. Siamo consapevoli che un cancello non risolverà il problema alla radice; ma è un primo passo concreto, la dimostrazione di una consapevolezza e sensibilità verso questi temi, apparentemente così marginali, eppure intensamente impattanti sulla vita dei cittadini.

            A fronte di questo quadro, l’evocazione da parte di alcuni esponenti politici  di «epoche buie» e di tentativi di «privatizzare» spazi pubblici appaiono per quel che sono: l’inconsistente e superfluo chiacchiericcio di chi, privo di altri argomenti, preferisce una retorica vacua e assurda alla professione della realtà, da cui ci si è definitivamente dissociati. Ben venga per loro: la città è però fatta di realtà.

            Infine, ci si dovrebbe vergognare per il riferimento alle «epoche buie» così fuori luogo da banalizzare esattamente la gravità di quei contesti storici. Il buio politico e culturale è altrove, non in via Sant’Orsola.

f.to Giuseppe Di Vetta 

insieme ad altri e altre residenti e commercianti 

di Via Sant’Orsola, in Pisa