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Precisazione di Aoup riguardo ad una segnalazione riportata da un quotidiano

La segnalazione riportata oggi su un quotidiano locale secondo la quale ieri un paziente con infarto in corso sarebbe rimasto bloccato in ambulanza perché mancava il medico dell’Emodinamica va chiarita assolutamente non potendo consentire che si generino paura e insicurezze nella popolazione in un momento come questo, specialmente se trattasi di patologie come quelle tempo-dipendenti (ictus, infarto, politraumi etc…) la cui tempestività di intervento è assicurata h 24.

Sarebbe stato quindi opportuno che, oltre ad aver raccolto la lamentela del paziente, il giornale avesse effettuato una verifica anche con la fonte ospedaliera, ricostruendo l’accaduto con le informazioni che gli sarebbero state fornite.

Ecco di seguito la ricostruzione fornita dalla professoressa Anna Sonia Petronio, direttore della Sezione dipartimentale Laboratorio di Emodinamica dell’Aoup: “E’ sconfortante vedere che in un momento così particolare venga additato un caso che per tempistica, condotta di tutto il personale e risultato, corrisponde perfettamente a quello che le linee guida europee indicano come standard. Inoltre nell’articolo esistono gravi inesattezze: alle 19.14 il 118 trasmetteva il tracciato all’Unità di terapia intensiva coronarica (Utic), alle 19.20 veniva allertata tutta l’èquipe, alle 19.50 il paziente arrivava in sala dopo essere stato preparato e dopo aver eseguito il tampone. In soli 40 minuti veniva eseguita l’assistenza pre-intervento, veniva allestita una sala con gli operatori vestiti e muniti di tutti i presidi anti-Covid che sono necessari oggi. Al termine della procedura il paziente usciva dalla sala di emodinamica con una rivascolarizzazione perfettamente riuscita senza complicanze. Ci domandiamo come mai siano state scritte tali gravi inesattezze”.

In conclusione spiace soprattutto che, in un momento come questo, si alimentino polemiche senza verificare con la fonte, un’operazione che sarebbe oltretutto deontologicamente dovuta. Sarebbe auspicabile da parte di tutti una maggiore collaborazione, dal momento che ciascuno fa la sua parte senza trascurare nessuno, meno che mai le reti tempo-dipendenti.