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Rimodulazione dei servizi di trasporto pubblico: potenziate aree ospedali, zone ‘deboli’ e tratte pendolari anche ferroviarie

Vista la capacità di trasporto dei mezzi pubblici ridotta al 50% – decisa
dalla Toscana ancora prima della previsione del DPCM – per evitare
assembramenti e limitare la diffusione del Coronavirus, e vista la
didattica a distanza attivata per la maggior parte degli studenti delle
scuole di secondo grado e per le superiori, la Regione Toscana ha deciso di
dare mandato alle aziende di trasporto per una nuova rimodulazione dei
servizi.

La nuova programmazione dovrà garantire il diritto alla mobilità
soprattutto sulle linee molto utilizzate dai pendolari, nella zone a
‘domanda debole’ (che spesso vedono un numero di servizi limitato ed
attualmente anche pochissimi posti disponibili) e nelle aree nelle quali
sono localizzati gli ospedali o importanti poli di interscambio. Previsto
anche il potenziamento del servizio ferroviario con l’affiancamento di bus
che andranno ad incrementare i collegamenti.

Il nostro obiettivo – spiega l’assessore regionale ai trasporti Stefano
Baccelli – è quello di liberare le risorse economiche ed i mezzi impiegati
per potenziare i servizi di trasporto scolastico quando la Toscana,
anticipando le misure nazionali, ha portato al 50% la capienza consentita
sui mezzi pubblici, per incrementare i servizi dove attualmente servono di
più. In sintesi: adesso che le molte corse scolastiche attivate nelle
settimane scorse viaggiano vuote o semivuote, riteniamo doveroso spostare
quelle risorse e quei mezzi per programmare eventuali corse ‘bis’ e
‘ter’ e far viaggiare in completa sicurezza i lavoratori, chi si reca
presso zone ospedaliere o punti di interscambio ed anche chi vive nelle
aree a domanda debole e in questo periodo ha visto dimezzata la capacità
dei mezzi, spesso già poco capienti, in servizio sulle quelle tratte.
Molto importante anche l’aggiunta di corse bus che andranno a sostituire o
incrementare il servizio ferroviario, per aiutare ad abbattere la densità
anche sui treni e permettere l’effettivo rispetto della capienza consentita
anche nel trasporto ferroviario
”.

Chiaramente – conclude l’assessore – la rimodulazione cambierà
ulteriormente nel caso in cui venga riattivata la didattica in presenza. La
situazione è in evoluzione ed i nostri atti seguono in tempo reale i
cambiamenti della normativa e le esigenze dei cittadini
“.