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Rimozione di scritte e manifesti abusivi, interventi su Lungarni, Ponte di Mezzo, Largo Ciro Menotti e al Cep

Bedini: “Stiamo concentrando l’attenzione sul centro ma senza dimenticare le periferie”

Prosegue con sempre maggiore impegno e investimenti l’attività del Comune di Pisa nel contrasto al fenomeno di scritte e manifesti abusivi che deturpano muri e monumenti della città, con particolare attenzione al centro storico e alle periferie più colpite. A fianco all’attività di pulizia dei muri, che viene portata avanti in maniera continuativa da parte di Avr con interventi di ritinteggiatura e pulizia degli arredi urbani, vengono svolti interventi straordinari, come la pulizia delle mura storiche di Pisa, con il contributo di restauratori specializzati, e l’impiego di particolari vernici antigraffito in punti strategici della città, eseguito da ditte specializzate.

Da ieri mattina gli operai della ditta Claro, specializzata a livello nazionale nell’utilizzo di efficaci prodotti antigraffito, sono a lavoro sui lungarni cittadini e sul Ponte di Mezzo per ripulire lampioni, semafori e pennone del ponte da scritte, manifesti e adesivi abusivi e applicare sulle superfici degli arredi urbani la vernice antigraffito. L’intervento proseguirà poi nella zona retrostante a Largo Ciro Menotti, sulle facciate in pietra dei palazzi che sono sistematicamente vandalizzate, mentre nella fase successiva gli operai si sposteranno nel sottopasso del Cep, dove applicheranno la vernice antigraffito sull’intonaco del sottopassaggio che è soggetto a ripetuti raid vandalici. L’utilizzo di questo prodotto rende più semplice la rimozione di scritte e scoraggia il ripetersi di imbrattamenti.

“Abbiamo accettato una sfida che i nostri predecessori avevano ignorato – dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Bedini -: restituire decoro a Pisa dopo decenni di noncuranza, che hanno portato ad avere moltissimi palazzi sia in centro che in periferia deturpati da scritte e manifesti abusivi. L’intervento lo presentiamo oggi sul Ponte di Mezzo, ma voglio sottolineare come questo non riguarderà soltanto il centro, ma anche le periferie: in una prima fase in particolare, utilizzeremo il trattamento antigraffito nel sottopasso del Cep che, ritinteggiato più volte negli ultimi mesi, è stato purtroppo vandalizzato a ogni imbiancatura, rivelandosi un punto talmente in sofferenza da necessitare di un intervento più deciso. Fin dal prossimo anno l’attenzione si sposterà proprio dal centro ai quartieri periferici, ma ci vogliono tempo e risorse. E soprattutto è necessario che finiscano i raid vandalici come quelli di inizio novembre, quando nella zona tra Palazzo Gambacorti, via La Nunziatina e via Mazzini sono comparse oltre 20 nuove grandi scritte a bomboletta (di cui è già in corso l’intervento di rimozione), così come in altre zone, su muri da poco ripuliti, dei delinquenti hanno affisso volantini deliranti con la colla da attacchinaggio. È una sfida difficile, che richiede determinazione, caparbietà e coraggio di fare investimenti in questa direzione. Ci sono da studiare le soluzioni migliori e bisogna guardarsi bene intorno per trovare le aziende giuste, che possano offrire prodotti all’avanguardia che aiutino in questa battaglia dura, perché combattuta contro persone stupide e vili, che non esito a definire “battaglia di civiltà”.”

“La collaborazione con l’azienda Claro – conclude Bedini – che sta operando qui stamani sui lungarni, è una bella notizia: un intervento ben visibile in città e dunque un altro segnale concreto nella lotta al degrado che stiamo portando avanti. Altra notizia importante è che in questi giorni abbiamo ricevuto una risposta positiva dal Rettore, al quale avevamo scritto per chiedere collaborazione nell’azione di contrasto a scritte e affissioni abusive sui palazzi del centro storico, dato che l’Università ha immobili importanti, le facciate di molti dei quali purtroppo versano in condizioni pessime dal punto di vista del degrado. Si va nella direzione giusta di una collaborazione tra istituzioni cittadine che potrà dare risultati significativi per restituire l’originale bellezza al volto della città. È un piccolo, grande gesto di amore per Pisa”.