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E’ Paolo Di Stefano il vincitore della 64^ Premio Letterario Pisa, ieri la celebrazione

Il Coronavirus non ferma il Premio Nazionale Letterario Pisa. Si
è svolta sabato 12 dicembre, alle 17, la cerimonia di
premiazione della 64^ edizione del prestigioso e ambito riconoscimento,
sebbene l’attuale emergenza sanitaria dovuta alla pandemia  hanno costretto
gli organizzatori a rinunciare alla cerimonia in presenza nella Sala
delle Baleari di Palazzo Gambacorti per riunirsi da remoto sulla
piattaforma Google Meet. Nelle sezioni tradizionali i premiati per la
Narrativa sono Paolo Di Stefano (“Noi” Bompiani), e per il premio Opera
Prima “Marco Barabotti” Livia Franchini (“Gusci” Mondadori) per la
Poesia il vincitore è Matteo Pelliti (“Dire il colore esatto” Luca
Sassella Editore); per la Saggistica Flavio Caroli (“La grande corsa
dell’arte europea” Mondadori). Nella sezione Premi speciali il “Galeone
d’oro” – premio offerto dal Rotary Club Pisa – è assegnato alla maestro
Giacomo Prestia, artista lirico e scrittore.
“Il Premio Pisa è un premio della città – afferma il presidente del
Comitato promotore Giancarlo Ceccarini -.I premi letterari come quello
di Pisa sono autentici presidi di cultura Nacquero in un’epoca in cui si
aveva voglia di diffondere la cultura e la conoscenza, mentre oggi
sembrano prevalere altri valori. Tanti premi in questi anni sono andati
scomparendo mentre, per nostra fortuna, il Premio Pisa veleggia bene,
come conferma il palmares dei premiati in questi anni e l’edizione che
andiamo a celebrare in un anno certamente particolare. Valorizzare la
tradizione e l’arte classica è sicuramente un modo per assicurare un il
futuro di questo Paese sia proprio nella cultura».
Nel corso della premiazione, che è stata condotta dal caporedattore di
Qn-Quotidiano Nazionale Tommaso Strambi, sono stati assegnati
riconoscimenti anche per la sezione “Radici del Territorio” a Umberto
Mugnaini “Dal risorgimento italiano a Gandhi” Felici Editore e Piero
Nissim “Prima i pisani” Edistudio, premio speciale per la Saggistica a
Filomena Giannotti per “Caproni – Il mio Enea” Garzanti e ad Antonio
Bellandi per “Il teatro musicale di Michele Dall’Ongaro” Edizioni Immota
Harmonia.